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Geolier: «Razzismo? Ma va. Credo non ci sia più questa cosa del razzismo Nord-Sud»

Al Giornale: «Quale riscatto sociale, io mi diverto a fare musica. Esiste la Napoli bella e la Napoli brutta come in ogni città»

Geolier: «Razzismo? Ma va. Credo non ci sia più questa cosa del razzismo Nord-Sud»
Sanremo (Im) 10/02/2024 - 74° Festival di Sanremo / foto Image nella foto: Geolier

Geolier: «Razzismo? Ma va. Quale riscatto sociale, io mi diverto facendo musica». L’intervista al Giornale. Geolier alla fine è arrivato secondo dietro Angelina Mango ma ha stravinto al televoto.

L’Italia è divisa. Sono stati fischi contro Geolier, contro la canzone in napoletano o contro Napoli?

«Né contro di me né contro Napoli ma contro la scelta di chi aveva votato. In sala probabilmente avevano preferito la cover di Angelina Mango e hanno reagito così. Non facciamo troppo casino su questo».

È razzismo?
Geolier: «Ma va».

Dicono così.
«Credo non ci sia più questa cosa del razzismo Nord – Sud, non esiste».

In sala stampa l’hanno incalzata parlando di vittoria «rubata» perché condizionata dal troppo televoto.
«Ero a disagio a rispondere a questa domanda. Alla fine, la mia “fan base” mi ha sempre supportato. Mi sono esibito e non mi sento di aver rubato. Rubare è una brutta parola…».

Si parla anche di «riscatto sociale storico».
«Ma che esagerato. Io mi diverto facendo musica e facendo quello che amo, tutto quello che capita dipende da questo e non dal resto».

D’accordo, chi è Geolier?
«Un ragazzo che rappresenta la Napoli dei ragazzi che ce la vogliono fare. Esiste la Napoli bella e la Napoli brutta come in ogni città. Ai ragazzi dico che devono pretendere il futuro che gli spetta: io ho fatto la valigia da Secondigliano e sono arrivato a Sanremo. Nessuno ti regala niente. Ma l’importante è mantenere il contatto con la vita reale, che conta più dei dischi di platino».

E adesso?
«Appena posso me ne torno a Napoli e si riparte». 

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