Chiellini: «Si parla troppo poco di Barzagli, era più forte di Bonucci e me»

A Sky: «Era quello più veloce e quello che aveva più lettura dei tre. Solo che era più vecchio e men o aggressivo nel gioco»

Chiellini e Bonucci

Monaco di Baviera (Germania) 02/07/2021 - Euro 2020 / Belgio-Italia / foto Uefa/Image Sport nella foto: Leonardo Bonucci-Giorgio Chiellini

Negli studi di Sky c’è ospite Giorgio Chiellini, ex difensore della Juventus e della Nazionale italiana. Con lui si parla di cattiveria agonistica e soprattuto del trio con Bonucci, Chiellini e Barzagli

«Penso di aver studiato sempre tanto gli attaccanti che marcavo. Penso che per un difensore sia la base, la conoscenza. Ogni attaccanti ha dei movimenti preferiti e segna l’80% dei suoi gol in un modo e gli piace ricevere palla in un certo modo. Io studiavo cercando di non metterli in una zona di comfort, poi in una casistica ci sono le percentuali che ne escono. Lautaro per esempio cerco di non fargli prendere palla sul primo palo, se poi gliela mettono sopra può succedere. Io guardo tutti i gol delle squadre»

Chiellini su Barzagli

Sul finire Fabio Capello gli chiede di Barzagli

«Barzagli se ne parla sempre troppo poco, forse perché era il più vecchio di noi tre, aveva sette anni di differenza. O per il suo modo di giocare pulito che si notava meno, io ero sempre al limite. Era quello più veloce e quello che aveva più lettura dei tre. È stato un professore,  il più forte e se ne è parlato di meno. Eravamo un complemento perfetto, poi siamo rimasti in due perché lui era più vecchio»

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