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Calzona, il suo ex compagno di classe rivela: «Era tifoso della Juventus»

Lacnews24.it è andata a Cessaniti, paese d’origine del tecnico del Napoli per ascoltare la voce dei suoi genitori e di tanti amici

Calzona, il suo ex compagno di classe rivela: «Era tifoso della Juventus»
Slovakia's coach Francesco Calzona looks on during a press conference ahead of the EURO 2024 first round group A qualifying football match between Portugal and Slovakia at the Dragao stadium in Porto on October 12, 2023. (Photo by MIGUEL RIOPA / AFP)

Francesco Calzona on due gironi è diventato uno dei tecnici più chiacchierati d’Italia perché in tempi record è arrivato sulla panchina del Napoli per sostituire Walter Mazzarri. Arriva come terzo tecnico in una stagione difficile per i campioni d’Italia che sembrano aver perso lo smalto e anche la grinta dello scorso anno. Lacnews24.it è andata a Cessatini un paese alle porte di Vibo Valentia in Calabria dove Ciccio è nato per raccogliere testimonianze sull’allenatore del Napoli e sentire l’emozione dei suoi genitori.

A scuola Calzona tifava Juve

Tra le tante voci che hanno parlato dell’uomo Calzona anche quella di un suo ex compagno di classe che ha rivelato la sua fede calcistica

 «Era un mio compagno di banco fino alla seconda media – dice orgoglioso, il titolare di un bar – poi si è trasferito ad Arezzo. Ma rientra sempre qui a Cessaniti dove vive il fratello e i suoi genitori. Un ragazzo tranquillo, appassionato di calcio. Ma tifava Juventus…»

Ieri sera, a soli due giorni dal suo arrivo in azzurro Calzona ha dovuto debuttare sulla panchina nella sfida di Champions contro il Barcellona dimostrando di non averte assolutamente paura delle proprie idee. “Chiamato d’urgenza dalla Slovacchia, il terzo allenatore mostra i vantaggi di chi avverte la fiducia del non certo placido presidente. Quella sicurezza di passare subito ai cambi e senza complimenti. Delle due punte, Calzona elimina chi l’ha deluso di più. Kvaratskhelia, se la prenda pure il fantasista ma qui c’è da praticare una terapia d’urto. Esce anche Cajuste. Giusto così.

Ingresso ad invito per Traorè e Lindstrom. I cambi rianimano il Napoli, ne accelerano i ritmi, gli danno forza e autostima. Rivelando una condizione sufficiente per sperare nella serata e nella stagione. Anche Osimhen accompagna la squadra nella vibrante reazione, il bomber non ha perso memoria e tempismo in Africa, il gol è il suo mestiere e se ne ricorda in tempo. Anche senza di lui, uscito dopo il pari, tutto il Napoli ha confermato con Lindstrom e il combattivo Simeone le luci che sembrano essersi spente. Ci voleva il terzo per ridare un tecnico senza complessi ad una panchina due volte violata.
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