ilNapolista

Calzona all’inizio si inchina ossequioso davanti a Xavi. Alla fine, non lo degna di uno sguardo

Il Corsera. I suoi ragazzi dopo mille patimenti e il rischio di affondare, restano in piedi e gli regalano la gioia del pari. È meglio di niente.

Calzona all’inizio si inchina ossequioso davanti a Xavi. Alla fine, non lo degna di uno sguardo
Ci Napoli 21/02/2024 - Champions League / Napoli-Barcellona / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Francesco Calzona

Calzona all’inizio si inchina ossequioso davanti a Xavi. Alla fine, non lo degna di uno sguardo. Lo scrive il Corriere della Sera con Alessaandro Bocci.

All’inizio Francesco Calzona, detto Ciccio, ex rappresentante di caffè e una vita sul campo da vice, di Sarri, di Spalletti e di Di Francesco, si inchina ossequioso davanti a Xavi. Alla fine, invece, non lo degna di uno sguardo, concentrato sui suoi ragazzi che, dopo mille patimenti e il rischio di affondare, restano in piedi e gli regalano la gioia del pari. Non è granché, ma è meglio di niente. Ora la speranza è che il nuovo tecnico, arrivato da appena due giorni, riesca a dare un’anima e un gioco a una squadra in evidente difficoltà, in crisi psicologica prima ancora che tattica e con molti giocatori da rimotivare e recuperare. Osimhen indica la strada che devono seguire i suoi compagni, a cominciare dal fatiscente Kvara, sostituito nel momento cruciale.

Le parole di Calzona a Prime Video

Il tecnico del Napoli, Francesco Calzona, ha parlato ai microfoni di Prime Video, al termine della sfida di Champions contro il Barcellona

«Abbiamo tanto da lavorare, ma ho fatto i complimenti alla squadra perché ha ritrovato la voglia di lottare. A livello tattico abbiamo da fare passi avanti. Abbiamo messo in campo calciatori che venivano dalla Coppa d’Africa che non stavano benissimo. Abbiamo concesso troppo in fase difensiva»

Avete rischiato di vincere «Nel finale la squadra ha creduto di poter vincere e questo è un finale importante. Di solito nei finali avevano una sorta di cali, lo spirito mi è piaciuto molto»

Cosa è piaciuto e cosa no? «Mi è piaciuto lo spirito della squadra perché ho visto calciatori che hanno dato l’anima e non ci stavano a perdere. Con i nostri problemi tattici siamo andati in difficoltà. Non mi è piaciuto che c’era disordine in campo e so che in due giorni non si possono fare miracoli. Sono molto contento di chi è subentrato»

Grande spirito «Nella prima mezz’ora abbiamo sofferto tanto, poi la squadra ha reagito, nel disordine ma ha reagito e questa dote è fondamentale»

 

ilnapolista © riproduzione riservata