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Se Mazzarri continua col 3-4-3 è difficile che Raspadori possa trovare grandi spazi (Messaggero)

L’attaccante del Napoli ha bisogno di mettersi in evidenza per conquistare un posto in Nazionale per gli Europei

Se Mazzarri continua col 3-4-3 è difficile che Raspadori possa trovare grandi spazi (Messaggero)
Db Roma 17/11/2023 - qualificazione Euro 2024 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Giacomo Raspadori

In vista della sfida di domani all’Olimpico tra la Lazio e il Napoli, il Messaggero ha analizzato la posizione di Raspadori che, complice la squalifica di Simeone e l’assenza di Osimhen dovrebbe giocare titolare. Per lui sarà l’occasione di mettersi in mostra in vista dell’Europeo, ma Sarri spera che non colga questa occasione proprio contro di loro

L’occasione di Raspadori

“Raspadori è l’ombra di Ciro in nazionale. Spalletti in attesa di vedere se l’attaccante della Lazio tornerà su livelli elevati, sta studiando Scamacca (in continuo saliscendi), Kean (appena partito per Madrid), Retegui (al rientro con il Genoa) e, appunto, il numero 81 del Napoli che con l’arrivo di Mazzarri è retrocesso anche alle spalle di Simeone. La squalifica del Cholito gli garantirà un poto da titolare all’Olimpico ma se il successore di Garcia continuerà a puntare sul 3-4-3 è difficile che Raspsdori possa trovare grandi spazi. Europei a rischio? Probabilmente no perché con lui il ct ha vinto uno scudetto a Napoli, però ogni occasione va sfruttata. La speranza di Sarri è che non lo faccia proprio all’Olimpico dove è molto atteso l’altro vice Immobile, il Taty”

La parole di Raspadori sul suo futuro 

Destro o sinistro?

«Secondo me è una delle mie qualità migliori, calcisticamente parlando: in realtà io da bambino ero solo mancino e mio fratello più grande tutto destro: io non sopportavo che lui facesse tutto col destro, e quindi da già da quando avevo 3-4 anni ho iniziato a calciare solamente col piede destro, perché volevo essere uguale a lui, e quando si inizia presto si impara più velocemente. Quindi da lì ho avuto la fortuna di imparare ad utilizzare tutti e due i piedi allo stesso modo».

Il futuro in azzurro

«Sicuramente è un colore che è entrato a far parte in maniera forte della mia vita, sicuramente un colore importantissimo che spero di poter vestire sia a Napoli, che in azzurro con la maglia della nazionale, il più a lungo possibile, e spero di poter regalare tante gioie ai tifosi sia napoletani che della nazionale».

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