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Milan-Roma, Panatta: «Se vince la Roma chiama Bertolucci? Questa soddisfazione proprio non gliela do»

I due ex tennisti, amici e tifosi di Roma e Milan, si sfidano a colpi di pronostici sulla Gazzetta dello Sport in vista della partita di questa sera

Milan-Roma, Panatta: «Se vince la Roma chiama Bertolucci? Questa soddisfazione proprio non gliela do»
Portrait of Italian former tennis player and director of Italian Open, Adriano Panatta 21 May 2000 at the Foro Olympico Stadium in Rome. (ELECTRONIC IMAGE) (Photo by GABRIEL BOUYS / AFP)

La Gazzetta dello Sport si avvicina alla sfida tra Milan e Roma con le parole di due storici tifosi e nemici-amici, Paolo Bertolucci e Adriano Panatta

Milan-Roma è di fatto uno scontro diretto per la zona Champions. Se la Roma perde finisce troppo indietro, se perde il Milan rischia di trovarsi con le inseguitrici con il fiato sul collo.

Bertolucci vuole vincere a tutti i costi

Non le dispiacerebbe per l’amico giallorosso Panatta?

«Lui sa che vinco quasi sempre io, per me è diventato un divertimento. Come tifosi siamo entrambi un po’ giù, poi ci chiameremo, ci prenderemo in giro sulla partita e spero di sentirlo ancora più insoddisfatto…».

Per vincere il derby con Panatta punta su…?

«Pulisic mi piace, è affidabile, concreto, garanzia di rendimento. Apprezzo la sua serietà, si vede che sa comportarsi e non a caso arriva da campionati esteri. Non fa sceneggiate, non perde tempo. Nel nostro calcio serve più attenzione da questo punto di vista. Ci concentriamo poco sull’aspetto strettamente sportivo. Il rigore di Milan-Atalanta lo abbiamo rivisto decine di volte, dei meriti o demeriti delle due squadre si è parlato meno».

Panatta tifoso disincantato

«Mourinho mette sempre le mani avanti. È un grandissimo paraculo. Sa come si fa, soprattutto in una piazza come questa». 

Milan favorito

«Il Milan è favorito. Senza Dybala la Roma è un’altra squadra. La vedo male: se non hai il talento che sblocca la partita diventa tutto complicato».

Paragone tennistico per Milan e Roma

«Diciamo che il Milan assomiglia a Bertolucci e la Roma a Panatta».

Però il paragone visti i trascorsi tennistici non ci sta…

«Sì, vabbè, però così Bertolucci è contento. Il Milan ha alti e bassi, però ha sempre una buona classifica»

Se la Roma vince, parte la telefonata a Bertolucci?

«Guardi, questa soddisfazione proprio non gliela do. Prima ci prendevamo in giro sull’argomento calcio. Ai tempi del Milan di Sacchi quando vinceva tutto faceva molto il fenomeno. Adesso un po’ meno».

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