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La Juventus non può fare mercato, non ha un euro da spendere (Gazzetta)

L’indice di liquidità blocca gli acquisti di gennaio, a meno che non esca qualcuno. Giuntoli ha ridotto le perdite ma ancora non basta

La Juventus non può fare mercato, non ha un euro da spendere (Gazzetta)
Ci Napoli 21/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Cristiano Giuntoli

La Juventus non può fare mercato, non ha un euro da spendere. Lo scrive la Gazzetta dello Sport che spiega la situazione finanziaria dei bianconeri.

Con Giuntoli dimezzate le perdite

Con l’arrivo di Cristiano Giuntoli nel ruolo di responsabile dell’area sportiva, la Juventus ha avviato una gestione disciplinata della rosa, con l’obiettivo di arrivare a un punto di equilibrio tra risparmi e competitività. Nel bilancio 2022-23 si sono visti i primi segnali di un’inversione di tendenza, con una perdita ridotta da 239 a 124 milioni, con circa 50 milioni di tagli strutturali tra stipendi e ammortamenti. Un piano di riduzione dei costi che è andato avanti anche in questa stagione, con l’addio di giocatori con stipendi pesanti e con i rinnovi di contratto.

Ci sono da mettere in conto però i mancati introiti legati alla non partecipazione alla Champions, circa 90 milioni che non entreranno nelle casse bianconere in questa stagione. In più c’è da tenere in considerazione l’indicatore di liquidità che in teoria blocca gli acquisti di gennaio: significa che la Juventus non può prendere nessuno a meno che prima non ceda qualcuno. Ecco perché in casa bianconera ci si muove con tutta la cautela del caso. Il peggio è alle spalle, ma questo non significa che l’aumento di capitale di 200 milioni potrà essere utilizzato per spese folli sul mercato, tutt’altro.

Per poter prendere qualcuno bisognerebbe piazzare sul mercato qualcun altro e gli unici ad avere mercato in questo momento sono i giovani (Soulé e Iling su tutti, oltre a Yildiz), un sacrificio che la Juventus non vorrebbe fare.

Juventus, per la Procura di Roma anche il bilancio 21-22 è di dubbia regolarità (Il Fatto)

La cessione, nel 2021, del difensore turco Merih Demiral all’Atalanta, nella stessa estate in cui c’è stato pure l’addio di Cristiano Ronaldo. Il trasferimento, l’anno successivo, dell’uruguaiano Rodrigo Bentancur al Tottenham dell’ “amico” Fabio Paratici. Operazioni che hanno permesso alla Juventus di contabilizzare plusvalenze per quasi 23 milioni di euro, iscritte nel bilancio al 30 giugno 2022.

I pm di Roma non si sono accontentati degli atti contenuti nel maxi-fascicolo ereditato per competenza territoriale dai colleghi di Torino e hanno messo la loro firma sull’indagine. Così ora contestano agli ex dirigenti bianconeri nuove accuse. La Procura capitolina, infatti, ha aperto un fascicolo che mette in dubbio pure la regolarità del bilancio 2021-2022 contestando il reato di false comunicazioni sociali della società quotata (articolo 2622 del codice civile). Coinvolti alcuni ex dirigenti della società bianconera, anche se al momento la società Juventus “non risulta indagata”. Un’inchiesta alle battute iniziali, nuova e autonoma rispetto al filone principale dell’inchiesta “Prisma”, su cui pure i pm romani hanno messo mano prima di inviare agli indagati, venerdì, l’avviso di conclusione indagini preliminari, atto che di solito precede la richiesta di rinvio a giudizio.

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