ilNapolista

Superlega: due anni fa Ceferin minacciava, oggi è quasi costretto a trattare (Repubblica)

Il presidente Uefa deve anche stare attento alla concorrenza interna dal romeno Burleanu, le federazioni meno ricche cominciano ad agitarsi

Superlega: due anni fa Ceferin minacciava, oggi è quasi costretto a trattare (Repubblica)
Mg Budapest (Ungheria) 31/05/2023 - finale Europa League / Siviglia-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aleksander Ceferin

Superlega: due anni fa Ceferin minacciava, ora è quasi costretto a trattare. Ecco cosa scrive Repubblica all’indomani della sentenza della Corte di Giustizia europea che ha dichiarato finito il monopolio di Uefa e Fifa nel calcio. E di conseguenza aperto le porte a una ipotetica e futura Superlega.

E la Uefa? Mostra i muscoli, respinge ricostruzioni trionfalistiche per la Superlega. Ma se il 19 aprile 2021, dopo la presentazione del nuovo progetto, la reazione fu veemente, fatta di minacce e repressione, oggi Ceferin è quasi costretto a trattare. Sia sulla distribuzione dei ricavi che sui calendari. Un netto passo indietro se si pensa che solo due settimane fa si è fatto votare l’apertura a un quarto mandato. Con la Superlega che incombe il rischio è la marginalizzazione dei club provenienti dalle federazioni meno ricche e periferiche che la nuova realtà taglierebbe fuori: sale l’alternativa rappresentata da Razvan Burleanu, presidente della Federcalcio romena. Mentre il mondo del calcio e della politica si riallineano, alla conferenza di presentazione della Superlega, promossa da A22, era presente Andrea Agnelli, uno dei promotori e dei principali sostenitori del progetto: per lui non è da escludere un ruolo centrale nel nuovo ordine calcistico mondiale. Prima, però, sarà fondamentale capire quale sarà la strada intrapresa.

Superlega, i club obbediscono alla Uefa e dicono. Ma quando arriveranno i soldi veri… Lo scrive Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport che commenta la sentenza di ieri della Corte di Giustizia europea.

A22 (la società della Superlega, ndr) è convinta di poter partire nel settembre del prossimo anno o, al massimo, nello stesso mese del 2025. Tutti gli scenari sono a questo punto ipotizzabili. Fondamentale sarà, immagino, la posizione dei club inglesi, oggi indebitati più di quanto vogliano fare sapere. Se decideranno di proseguire da soli rischieranno di essere fagocitati dai sauditi; se, invece, riprenderanno il dialogo con i superleghisti il torneo alternativo alle coppe partirà.

PS. Da ieri pomeriggio, su “invito” degli uefamen, decine di club stanno comunicando che non lasceranno il governo del calcio europeo e l’Eca. Quando il denaro busserà, le porte si spalancheranno… Dio regna nei cieli, il denaro sulla terra.

ilnapolista © riproduzione riservata