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Quella sottile (e a volte nemmeno tanto sottile) tensione tra Mbappé e Luis Enrique (L’Equipe)

Luis Enrique lo rimproverò dopo la tripletta al Reims («può fare di più per la squadra»), e poi lo ha messo centravanti, ruolo che Kylian non gradisce

Quella sottile (e a volte nemmeno tanto sottile) tensione tra Mbappé e Luis Enrique (L’Equipe)
Paris Saint-Germain's French forward #07 Kylian Mbappe (L) speaks with Paris Saint-Germain's Spanish head coach Luis Enrique during the UEFA Champions League 1st round Group F football match between Paris Saint-Germain (PSG) and Borussia Dortmund (BVB) at the Parc des Princes stadium in Paris on September 19, 2023. (Photo by FRANCK FIFE / AFP)

A Parigi, le attenzioni sono tutte rivolte a Kylian Mbappé. Tutto ciò che fa, viene sempre analizzato nel dettaglio. La mancata esultanza al rigore segnato nella sfida con il Lille (finita 1-1), ha portato molti a chiedersi se non fosse un segnale, un messaggio inviato soprattutto al suo allenatore.

L’Equipe analizza il rapporto tra Mbappé e l’allenatore Luis Enrique:

Al di là del suo atteggiamento, è lo stato del rapporto dell’attaccante con Luis Enrique ad essere attualmente in discussione. Queste ultime settimane sono state scandite da importanti uscite mediatiche da parte dell’allenatore parigino. Tra le sorprendenti critiche post-tripletta a Reims (3-0, 11 novembre) e la gestione dell’ira della sua stella a Dortmund a fine partita, il tecnico, che si sforza anche sempre di spiegare fino a che punto il suo giocatore, nel gioco, “beneficia di totale libertà” tattica, dà l’impressione di voler affermare la propria autorità.

È come se tutti ritenessero che il rapporto tra i due sia una delle chiavi del successo parigino in questa stagione. E che ogni potenziale scontro potrebbe avere conseguenze disastrose. Ma il suo linguaggio del corpo, la sua mancanza di reazione dopo il gol e il suo volto scuro dopo la partita non sono passati inosservati, un atteggiamento che arriva a pochi giorni dall’episodio del Dortmund (1-1, mercoledì scorso). Dove Mbappé ha espresso il suo fastidio per la decisione del suo allenatore di accontentarsi del pareggio. Alcuni, all’interno del club, credono che questa situazione non si protrarrà oltre la pausa invernale e che Mbappé verrà nuovamente posizionato nel suo ruolo preferito (secondo attaccante di un 4-4-2 o a sinistra di un 4-3-3).

A Reims, al termine di un’intervista in cui si sollevava la questione del poco utilizzo di Mbappé, lo spagnolo, pochi minuti dopo la tripletta del suo giocatore, si produsse in una uscita pubblica notevole: «Non sono molto contento di Kylian oggi. Sui gol non ho nulla da dire. Ma penso che possa aiutare di più la squadra, in modo diverso. Pensiamo che sia uno dei migliori giocatori al mondo, su questo non c’è discussione. Ma abbiamo bisogno di più e vogliamo che faccia più cose» 

Queste parole saranno accompagnate dalla decisione di far giocare il francese come numero 9 nella ripresa contro il Newcastle (1-1, 28 novembre). Così, penalizza meno la squadra. Solo che in quella posizione Mbappé ha sempre dato l’impressione di trovarsi a disagio. Luis Enrique non ha utilizzato la terapia delle coccole. Sabato, quando gli è stato chiesto dell’atteggiamento di Mbappé in Germania, ha risposto: «Capisco, ma sono io a dare gli ordini. Ed è una delle migliori decisioni della mia carriera» Domenica sera, stesso tono: «Perché Kylian non ha festeggiato? Questa è una domanda che non è per me, ma per Kylian»

Ci si chiede se questa tensione sia dovuta alla situazione contrattuale di Mbappé
Sullo sfondo di questo rapporto c’è una situazione contrattuale ancora poco chiara e che diventerà sempre più accesa con il passare delle settimane. Mbappé sarà libero di impegnarsi (per la prossima stagione) con chi vorrà dal 1° gennaio. 

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