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Inchiesta Mourinho, sarà comunque in panchina contro la Fiorentina (Corsport)

Mentre la Roma studia la strategia difensiva, Chiné può decidere se procedere con il deferimento agli organi disciplinari, ma non accadrà prima di domani

Inchiesta Mourinho, sarà comunque in panchina contro la Fiorentina (Corsport)
As Roma 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Spezia / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Jose' Mourinho

Nel post-partita di Sassuolo-Roma le dichiarazioni di Mourinho sull’arbitro e Berardi hanno fatto intervenire la Figc per aprire un’indagine. La Procura della Figc ha chiuso le indagini, adesso la palla passa alla Roma a cui è stata notificata la contestazione formale con avviso di conclusione indagini per dichiarazioni lesive, Il club avrà immediatamente accesso agli atti e nei prossimi sette giorni presenterà le memorie difensive, oppure, chiederà al procuratore federale Chiné di interrogare Mourinho prima di un possibile deferimento. La società ha scelto di non dissociarsi dalle parole del tecnico e potrebbe usare come strategia difensiva quella di citare dichiarazioni di altri allenatori di Serie A dai contenuti più gravi, ma per i quali non sono state aperte indagini.

Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport per la seconda ipotesi propende lo stesso allenatore. Esiste anche in realtà la terza opzione, cioè non presentare alcuna richiesta, ma è assai improbabile: la società vuole sostenere l’allenatore”

“Scaduti i cinque giorni lavorativi dalla notifica degli atti, che la Roma ha ricevuto lunedì scorso, Chiné dovrà comunque decidere se procedere con il deferimento agli organi disciplinari. Non accadrà prima di domani. E passerà altro tempo per la sentenza di primo grado, che si dovrà pronunciare sul caso. Non è quindi a rischio la presenza di Mourinho in panchina domenica sera contro la Fiorentina”. 

MOURINHO HA DETTO CIO’ CHE TUTTI PENSAVANO MA LUI E’ ROMPIPALLE  

Zazzaroni sul Corsport aveva scritto

“Ha fatto una cosa che non si deve fare e che il calcio delle vergini, delle mille ipocrisie e delle regole costantemente infrante non può proprio tollerare: ha terrorizzato preventivamente un arbitro, il trentunenne Matteo Marcenaro, e – in più – ha sputtanato un avversario, Mimmo Berardi. In sostanza ha detto ciò che pensa – e pensano altri – prima di una partita e non dopo. Se avesse atteso la fine sarebbe stato ugualmente censurato, deferito e squalificato. Perché lui è il rompipalle Mourinho ed è nato recidivo“.

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