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Il Napoli è una squadra straziata, abbandonata al suo destino dal giorno dello scudetto (Corbo)

Si va avanti ad annunci, a illazioni di mercato per riparare non si sa come e con quali esperti operatori una squadra sbagliata

Il Napoli è una squadra straziata, abbandonata al suo destino dal giorno dello scudetto (Corbo)
Ci Lecce 30/09/2023 - campionato di calcio serie A / Lecce-Napoli / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis con la moglie Jacqueline

Il Napoli è una squadra straziata, abbandonata al suo destino dal giorno dello scudetto. Lo scrive Antonio Corbo per l’edizione napoletana di Repubblica.

Si va avanti ad annunci, a illazioni di mercato per riparare non si sa come e con quali esperti operatori una squadra certamente sbagliata, straziata, abbandonata al suo destino dal giorno dello scudetto.

La Roma ha il merito di vincerla come altrimenti con saprebbe. Il Napoli la perde come chi si è ormai piegato in un declino irreversibile. 

Sono ormai classiche le sfide con le squadre di Mourinho. Tra la sceneggiata e l’horror. Tra la furbizia e l’incompetenza. Più calci che calcio. Più belle da aspettare che da vivere, si risolvono nel ruvido nulla di scontri e inganni, ci casca anche il Napoli che per i primi venti minuti tradisce il disagio di chi si sente in campo per caso, con gli esterni romanisti Kristensen e Zalewski che dominano in agilità, peccato che alla evidente freschezza aggiungano un superfluo e mai contrastato tasso di livore, facendo temere che i duelli possano degenerare in bullismo.

LA CONFERENZA DI MAZZARRI DOPO ROMA-NAPOLI 2-0

Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha parlato in conferenza stampa al termine della sfida persa contro la Roma

«Finché siamo stati in parità, ma anche 10 contro 11 la squadra ha giocato bene e meritava più dell’avversario. Chiaro che non si è fatto gol perchè c’era un mucchio davanti all’area di rigore. Se gli interpreti rientrano da infortuni lunghi, giocando ogni tre giorni non puoi fare grandi così. Osimhen è ritronato da un infortunio lungo e l’ho dosato. Per tanti motivi anche psicologici si è fatta una brutta figura. In dieci contro 11 si è fatto più della Roma ma non si è finalizzato perché in certi reparti non siamo brillanti. Dominava l’anno scorso, ma se gli interpreti tornano da infortuni e devono ritrovare la brillantezza ma giocando ogni tre giorni, non è semplice».

Quale è il problema della squadra?

«L’anno scorso dominava, ma si parla di brillantezza. Se gli interpreti tornano da infortuni lunghi e si gioca ogni tre giorni, non è facile, poi devi farli giocare anche non al top per recuperarli tipo Osimhen, ha fatto 20’, poi un tempo, ho provato a farli riposare in Coppa Italia dove le riserve hanno fatto bene, poi si è fatta una brutta figura. In 11 contro 11 e in 10 contro 11 abbiamo fatto più della Roma, non si è finalizzato il lavoro fatto, probabilmente in certi reparti non siamo brillanti. Se arriveremo al top, potremmo farlo in futuro».

Eravate quarti e ora settimi

«Intanto se sono arrivato è perché c’erano dei problemi, erano quanti ma si era perso con l’Empoli, poi noi abbiamo trovato il Real, la Juve e ora la Roma. Quando arriva un allenatore nuovo e ha 15 giorni è diverso, ma se non puoi mai allenare e non ti gira un po’ bene è normale che fai un po’ più di fatica. Poi oggi avremmo vinto se ci fosse andata meglio su alcuni tiri che abbiamo fatto. Io la vedo così, ma ognuno può vedere il calcio come vuole».

Mazzarri su Lobotka?

«Lobotka ha preso una botta ma non ho avuto tempo di sentire».

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