Anche Cajuste è tornato in gruppo. Mario Rui ha fatto allenamento personalizzato in campo. Olivera ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra

Allarme rientrato per Kvara, l’attaccante georgiano del Napoli infatti è rientrato in gruppo nell’allenamento odierno dopo la leggera influenza che lo aveva fermato ieri. Un sospiro di sollievo per la formazione di Mazzarri che domani dovrà incontrare il Braga in Champions al Maradona
Il report dell’allenamento del Napoli
“Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro il Braga in programma domani allo Stadio Maradona per la sesta giornata di Champions League (ore 21). La squadra ha lavorato sul campo 2 dove ha iniziato la seduta con riscaldamento e torello.
Successivamente esercitazioni sulla rapidità e lavoro tecnico tattico. Chiusura con partitina a campo ridotto. Cajuste e Kvaratskhelia hanno svolto l’intera seduta in gruppo. Mario Rui ha fatto allenamento personalizzato in campo. Olivera ha fatto terapie e lavoro personalizzato in palestra”
KVARATSKHELIA IL MARZIANO E’ SPARITO
Lo scrive il Corriere dello Sport con Antonio Giordano.
“Il marziano è sparito: chi ha incastrato KK? Ma, soprattutto, dov’è finito? Inghiottito dentro un dribbling di troppo, confinato ai margini di se stesso, Kvara non si vede, come se fosse evaporato dentro una nuvoletta, lasciando di sé solo le bollicine.
un problema sull’altro, e l’influenza che l’ha fermato ieri, niente allenamento ed un pizzico di preoccupazione per il Braga, rientra nel periodaccio da dribblare come nel suo semestre abbagliante e tutto da godere.
Kvara si è fermato a Bergamo, la prima di Mazzarri, una luce nel tunnel, un gol, poi si è inabissato ancora: quest’anno ne ha segnati quattro, due in meno della passata stagione, quando alla dodicesima dovette fermarsi per lombalgia. Ma Kvara non si è ancora presentato in Champions League, la terra di conquista dell’autunno del 2022, riempita di due reti e di tre assist, addobbata di uno show dietro l’altro, gonfiata con quella genialità che poi l’ha anche trascinato tra i primi trenta candidati al Pallone d’Oro, visto da vicino, da quel diciassettesimo posto che ha un peso, eccome se ce l’ha”.