Superlega, Abodi: «Deve essere colta come un’opportunità per migliorare quello che c’è»
Il ministro per lo sport: «Se non la si vuole, non basta dire no, ma occorre sempre migliorare il prodotto sportivo»

Roma 24/06/2023 - torneo Settecolli / foto Image Sport nella foto: Andrea Abodi
Il ministro per lo sport Abodi ha rilasciato delle nuove dichiarazioni sulla Superlega, a margine della visita al PaleCesari a Fabriano, dove si allenano le campionesse olimpiche della ginnastica ritmica.
La sentenza sulla Superlega «deve essere colta come un’opportunità per migliorare quello che c’è»
«Se non si vuole la Superlega, non basta dire no, ma occorre sempre migliorare il prodotto sportivo, quello calcistico, mettere sempre più al centro i tifosi, migliorando le infrastrutture, ma questo è un tema europeo e non soltanto nazionale»
«La Superlega, quindi, la considero come un’opportunità di riflessione e miglioramento dell’esistente»
Anche Sacchi ha parlato della Superlega in un’intervista a “La Stampa”:
Questione Superlega, La Stampa intervista Arrigo Sacchi.
Sacchi, che idea si è fatto della Superlega?
«Sono curioso di sapere che cosa succederà. Mi interessano gli sviluppi più delle chiacchiere. Ma una valutazione mi sento subito di farla».
Prego.
«Mi sembra che le due parti in causa ora non si parlino. Gli organizzatori della Superlega e l’Uefa sono distanti, ma questa novità può essere da stimolo ad entrambi i soggetti».
Superlega, Abodi: «Deve essere colta come un’opportunità per migliorare quello che c’è»
Quindi i soldi (della Superlega) faranno la felicità?
«I soldi per i soldi no. I soldi spesi bene possono avvicinarla. Quando il Real di Florentino Perez comprò Zidane dalla Juventus per 150 miliardi tutti a stupirsi. E sa lui che cosa mi disse?».
Un dialogo tra lei e Florentino sa di molto esclusivo. Tireremmo a indovinare.
«Che c’era già un marchio che gliene dava trenta in più. Lo faccia sapere – mi disse – a quelli che in Italia mi criticano per queste cifre. Se li sai spendere, i soldi poi ti tornano».
Berlusconi avrebbe appoggiato la Superlega?
«È stato un innovatore e gli sono andati tutti dietro. La sua visione cambiò il calcio dentro e fuori dal campo e una Superlega avrebbe voluto farla già nel 1988. Lo disse e subito dopo in Europa gli arbitri, per motivi ignoti, ci annullarono in serie tre gol validi». Decise così di fondare un partito.