Il campionato francese è una noia mortale, gli è rimasto solo la violenza (So Foot)
Partite "angoscianti", pochissimi gol, nessuna star in vetrina. "Chi se li compra i diritti tv?". Sembra di leggere della Serie A

Foto account Twitter Olympique-et-Lyonnais
Poi dici che nessuno vuole comprare i diritti tv del campionato francese, e si riducono a chiedere a De Siervo come diavolo ha fatto a vendere quelli della Serie A. Una noia mortale, lo definisce un editoriale di So Foot. Clement Gavard scrive di un Lione-Metz “spesso angosciante”. E di 308 minuti, “quasi come la durata dell’ultimo film di Martin Scorsese”, il tempo di gioco trascorso sui campi della Ligue 1 tra il gol di Vitinha venerdì sera e il seguente gol, di Ablie Jallow, alla domenica. “Più di cinque ore di deserto e sbadigli, sabato e domenica, trascorse a ripeterci che sarebbe stato meglio uscire, anche a costo di portare una cerata e un ombrello”.
Una giornata l’ultima di Ligue 1 chiusa con 13 gol segnati in 9 partite, il totale più basso dal 2015-2016. Ma fosse solo un incidente di percorso… sono “tre mesi nei quali la noia ha preso il sopravvento su tutto il resto”.
“Dopo due o tre anni passati ad emozionarsi e ad esultare per una certa boccata d’aria fresca, ecco il ritorno di partite scadenti, piene di scarti tecnici e di squadre arrugginite”. “Gli incontri più importanti si contano sulle dita di una mano da agosto, bisogna anche spendere parecchi minuti a scervellarsi per trovarli”. Se uno fa il paragone con l’Italia, rischia di trovarlo simile in maniera imbarazzante.
“Resta il fatto – continua So Foot – che il calcio è passato in secondo piano e che la Ligue 1 è più vivace fuori dal campo che dentro”. Si riferisce alla “violenza, il petardo Mosson, la ricerca della talpa del Lione, il dramma sui diritti televisivi”.
“Il sogno miliardario di Vincent Labrune, il presidente della Lega, e dei dirigenti dei club rimarrà un sogno, e bisognerà trovare gli argomenti per convincere i candidati a comprare i diritti del periodo 2024-2029”.
Non c’è nemmeno rimasta “una stella in vetrina, che rappresenta la principale fonte di attrazione per i broadcaster, soprattutto all’estero. Lionel Messi e Neymar se ne sono andati, Kylian Mbappé potrebbe essere libero tra otto mesi”.