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Florenzi ribadisce alla procura della Figc di non aver scommesso sul calcio

Aveva precedentemente ammesso di aver scommesso su piattaforme illegali, giocando a poker e a blackjack. Ora sta a Chiné se deferire o archiviare la posizione.

Florenzi ribadisce alla procura della Figc di non aver scommesso sul calcio
Mg Milano 28/09/2021 - Champions League / Milan-Atletico Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Alessandro Florenzi

Il calciatore del Milan Alessandro Florenzi è tra gli indagati per il caso scommesse, oltre ai suoi colleghi Nicolò Fagioli, Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo. Sky Sport scrive:

Pomeriggio in procura Figc per Alessandro Florenzi, ascoltato nell’ambito dell’inchiesta sul caso scommesse. Già sentito dalla Procura di Torino tre settimane fa, oggi l’esterno del Milan ha ribadito davanti al procuratore federale Chiné di non aver giocato sul calcio. Dunque Florenzi ha mantenuto la linea avuta in Procura ordinaria torinese, dove aveva ammesso di aver sì scommesso su piattaforme illegali – giocando a poker e a blackjack – ma di non aver mai puntato sul calcio”.

Ora sta a Chiné se deferire o archiviare la posizione.

LE PAROLE DEL SUO AVVOCATO:

«Come abbiamo scritto nella nota inviata alle agenzie di stampa, a Florenzi non è stato contestato nulla per quanto riguarda ipotesi di scommesse calcistiche, si tratta di scommesse di natura personale che abbiamo chiarito, spero non ci sia altro, è una situazione molto simile a quella di Zaniolo. Non ci sono contestazioni di alcuna natura per quanto riguarda il mondo del calcio. Si dice ‘spero non ci sia altro’ per una questione di stile fino a quando non si chiuderà l’indagine. La Procura di Torino come giustizia ordinaria alla giustizia sportiva non ha inviato nulla, poi questa può prendere iniziativa se ci dovessero essere dichiarazioni di qualcun altro, ma la Procura della Repubblica di Torino però non ha inviato nulla alla Federazione».

«Florenzi ha confermato di non aver mai scommesso sul calcio in vita sua e non è emerso niente che lo faccia pensare. Il nostro ordinamento prevede in questi casi di oblare. Quando l’indagine andrà verso la chiusura provvederemo all’oblazione. Non scordiamoci l’età di questi ragazzi, sono giovanissimi, è una cosa indipendente dal fatto che siano calciatori o meno, non ne farei un reato di genere».

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