Tra Rocco Commisso e Aurelio De Laurentiis c’è stima e spesso negli ultimi tempi hanno votato insieme su varie questioni nelle assemblee di Lega. Domenica sera, in occasione della sfida tra Napoli e Fiorentina, le due dirigenze in tribuna si sono scambiate saluti e qualche parola sullo stato attuale del calcio italiano. La dirigenza azzurra potrebbe aver frainteso una generale condivisione di linee guida da percorrere insieme, con una dichiarata volontà a non partecipare alla prossima Supercoppa Italiana da parte dei viola.
Così lunedì De Laurentiis ha tirato dritto davanti a un’assemblea dei 20 club rimasta attonita dopo l’annuncio improvviso. A quel punto l’ad De Siervo ha rilanciato con un’altra mossa: fuori Napoli e Fiorentina, dentro il Milan e l’Atalanta arrivate quarte e quinte al termine della scorsa stagione. Altre caos, altre discussioni. Poi nella mattinata di ieri la smentita, secca, da parte della Fiorentina sul “ no” del club di Commisso alla Final Four in Arabia.
Sono seguite ore di lunghe e intense telefonate per ribadire la linea della società ed evitare qualsiasi tipo di fraintendimento. D’altronde quella di fine gennaio a Riad rappresenta un’occasione unica per ilclub viola e la sua squadra. Una vetrina mondiale con importanti introiti a livello finanziario. Non solo: anche ribalta mediatica, appeal e crescita del brand in ambito internazionale.
LA SMENTITA
La Fiorentina smentisce la mancata partecipazione alla Supercoppa italiana. Lo fa sapere la società viola attraverso i suoi canali. Nel pomeriggio infatti, diverse indiscrezioni raccontavano della volontà di Napoli e Fiorentina di disertare la final four a Gedda, in Arabia Saudita, tra il 21 e il 25 gennaio. Le parole della Fiorentina riportate dall’Ansa:
«Non abbiamo mai comunicato di non voler partecipare alla prossima edizione della Supercoppa italiana. Ci siamo meritati di disputare la Supercoppa e quindi vi parteciperemo regolarmente. Le indiscrezioni circolate circa un nostro dietrofront ci hanno infastidito».
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È stato provato sia come playmaker che come trequartista, entrambe le volte nel 4-2-3-1. Sistema di gioco con il quale gli azzurri dovrebbero schierarsi anche questa sera nel primo vero test contro i francesi del Brest