Garcia ha parlato alla squadra senza giocarsi la dignità ma poi si è rivista la squadra di Spalletti (Corbo)
De Laurentiis ha abbandonato l'onnipotenza, è rimasto negli spogliatoi fino all'una di notte. Temeva il disastro dopo la ribellione di Osimhen.
Napoli's coach Rudi Garcia attends a press conference at the Municipal stadium in Braga on September 19, 2023 on the eve of the UEFA Champions League 1st round day 1 group C football match between SC Braga and Napoli. (Photo by MIGUEL RIOPA / AFP)
La metamorfosi di Garcia e De Laurentiis raccontata da Antonio Corbo sull’edizione napoletana di Repubblica.
“Ripartiamo da Bologna, Bravi tutti”. De Laurentiis temeva un disastro dopo la ribellione di Osimhen a Garcia cha l’aveva sostituito, il gelo di una squadra ferma sulle gambe e vuota nelle teste. È andata come De Laurentiis sperava.
È stato lui il primo a cambiare. Ha fatto tutto il contrario degli ultimi mesi, quando aveva ceduto ad una illusione di onnipotenza, accumulando solo errori, complice una claque fuorviante.
Piuttosto che dissentire da Garcia, nella lunga telefonata di mercoledì mattina gli ha parlato da vero presidente, assicurandogli che sarebbe andato fino in fondo con lui, mentre mezza città ipotizzava i nomi altro tecnici.
Garcia aveva intanto parlato senza giocarsi la dignità con la squadra sui concetti tattici, e con l’Udinese si è rivista la squadra dello scorso anno. La sera, dopo la vittoria, il presidente è rimasto negli spogliatoi fino all’una di notte.
Cosa scrive la Gazzetta di Osimhen:
Il successo del Napoli vale molto più dei tre punti. Non è che il 4-1 all’Udinese avesse allontanato tutti i fantasmi incombenti su Garcia. Al contrario, era stato oscurato dalla storiaccia dell’inguardabile video social su Osimhen. Così, quando si scopre che il nigeriano va in panchina, sembra il segnale di una rottura: il cielo può cadere addosso al Napoli e il Lecce è pronto ad approfittarne. Non è così. Il turnover non è punitivo, contempla piuttosto le future fatiche di Champions. La questione è lungi dall’essere risolta: lo “sciopero” dei festeggiamenti dopo il gol dice che il nigeriano è lontano dall’aver dimenticato. Ma in campo Osi non risparmia un grammo del suo talento modernissimo.
Jeff Luhnow l'uomo che con questo sistema ha vinto tre world series di baseball: «Nel baseball una percentuale sproporzionata di talenti proviene da Repubblica Dominicana e Venezuela. L’Africa può essere l'equivalente calcistico»
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Intervista a El Mundo: «Amo il calcio verticale. Il Mondiale si vince con la difesa, i calci piazzati e le transizioni. Mio padre non sempre è stato calmo e gentile con i calciatori»
Alla Gazzetta: «In una simile situazione, io conosco una sola medicina: il lavoro. Solo che Gattuso non può lavorare con la squadra, perché i giocatori tornano nei loro club e allora tutto si complica. Ripeto: sono preoccupato»
Si è dato un tempo. Un tempo ragionevole per rimettere insieme le parti di un amore che non è stato un calesse ma è attraversato da una crisi di intolleranza.