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Ugolini: «Gli atteggiamenti dei giocatori del Napoli sono di un malcontento piuttosto diffuso»

A Sky: «È sbrigativo gettare la croce solo addosso a lui, però Osimhen non si era mai espresso in maniera così brutale»

Ugolini: «Gli atteggiamenti dei giocatori del Napoli sono di un malcontento piuttosto diffuso»
Mg Napoli 24/09/2023 - campionato di calcio serie A / Bologna-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Napoli

Negli studi di Sky si commenta il momento difficile del Napoli dopo il pareggio rimediato contro il Bologna. Massimo Ugolini

«La situazione non è semplice, la sintesi è stata trovata delle parole del capitano Di Lorenzo. Bisogna tenere conto delle sue parole, ovviamente. Ma gli atteggiamenti sono di un malcontento piuttosto diffuso. È sbrigativo gettare la croce solo addosso a Garcia. Via Spalletti, via Giuntoli, nessuno voleva venire, De Laurentiis ha cercato a lungo un allenatore, ma gestire questa situazione non è semplice.

Sul campo non è che si sia visto il Napoli di Spalletti, è normale: Garcia non è Spalletti. Il passaggio al nuovo allenatore è stato un pochino brusco, da un modo di allenare a un altro doveva essere accompagnato con più delicatezza, ma ci sono sfumature che si perdono di fronte a un rigore sbagliato e alle reazioni di Kvara e Osimhen.

Osimhen ha mai avuto una reazione così?

«Ha avuto in passato reazioni scomposte perché è un impulsivo. Le ha avute anche all’indirizzo di Spalletti, mai però così plateali come un’ora fa. Non è mai stato così diretto nel manifestare il suo disappunto. Glielo ha detto: dovevo restare in campo e noi giocare a due. Ha avuto in passato reazioni anche poco composte per la rabbia generata da una sostituzione. Per la partita. Ma non si era mai espresso in maniera così brutale. Garcia comunque gli ha risposto. È una situazione che va chiarita. C’è stato prima Kvara poi Osimhen, il malumore di giocatori che in precedenza si sono accomodati in panchina. Era dall’anno 15-16 che il Napoli non cominciava così male. Adl ha fatto bene a fare i complimenti a tutti, l’obiettivo del Napoli non può essere il quarto posto, il primo posto ora è a sette lunghezze. La situazione è da sistemare».

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