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Lotito e gli egoismi della Lazio: «se qualcuno pensa che si possa fare da soli, interviene il presidente»

Sul Corsport. «Io sono come un padre di famiglia. L’obiettivo deve essere comune». Stasera all’Olimpico contro il Torino

Lotito e gli egoismi della Lazio: «se qualcuno pensa che si possa fare da soli, interviene il presidente»
As Roma 29/01/2018 - assemblea elettiva FIGC / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Claudio Lotito

La strigliata di Lotito sugli egoismi della Lazio. Ne scrive il Corriere dello Sport.

È stata una centrifuga emotiva. Aveva bisogno di una svegliata e di una buona ripassata, la Lazio. Ci ha pensato Sarri. E anche Lotito gliel’ha data: «Io sono come un padre di famiglia. L’obiettivo deve essere comune. È chiaro che se qualcuno pensa che si possa fare da soli, interviene il presidente», ha avvertito imperioso papà Claudio. Protettore e punitore.

L’hanno intercettato ieri alla Camera, dopo le esequie di Giorgio Napolitano. Dal potere spirituale è passato al potere temporale, il presidente. Un potere di controllo su ciò che accade dentro la squadra e dentro Formello. «Bisogna valutare cosa c’è che non va nell’ambiente, dico all’interno, non all’esterno», era il campanello d’allarme suonato da Sarri dopo il Monza.

E Lotito è entrato in azione. Questa disonorata partenza l’ha spinto a lanciare messaggi (dopo Torino) ad intervenire più volte (dopo il Monza) per scuotere e ricaricare la squadra. Quando Lotito dice «non si può fare da soli» si riferisce agli individualismi, atteggiamento da sempre combattuto dal presidente. Sotto l’occhio incollerito di Lotito, la Lazio stasera proverà a rialzarsi contro il Torino.

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