La Nazionale con Egonu è tra le prime al mondo. Senza, è decisamente sotto (Corsera) 

L’all-in di Mazzanti l’ha portato in un vicolo cieco. I fuoriclasse vanno gestiti. Con fermezza, ma anche con pazienza

Egonu Vannacci

Db Monza 18/08/2023 - Campionato Europeo Pallavolo femminile / Italia-Svizzera / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paola Egonu

Paola Egonu lascia la Nazionale. Almeno per il momento. Scrive il Corriere della Sera:

Le avvisaglie c’erano già da prima della partita contro l’Olanda di domenica, quando si è consumata la definitiva rottura con il c.t. che ha sancito il fallimento di federazione e staff tecnico nella gestione di una campionessa come lei che, come tanti fuoriclasse, ha talvolta la tendenza a sentirsi immune alle regole del gruppo. «Questo era l’unico percorso che potevo fare — aveva spiegato Mazzanti dopo il crollo con l’Olanda —. Dovevo riprendere in mano la squadra che non avevo più dopo il Mondiale».

Una rivoluzione a metà, bocciata dal campo che ha dato poche indicazioni ma chiare: una Nazionale con Paola è tra le prime al mondo; una senza, è decisamente sotto. 

L’all-in di Mazzanti l’ha portato quindi in un vicolo cieco da cui è dura ora tirarsi fuori, anche perché è impensabile immaginare che lui ed Egonu possano ritrovarsi mai in azzurro.

Se si vuole provare a vincere i Giochi, unico oro che manca alla pallavolo italiana, oggi non sembra verosimile rinunciare a Egonu. Cambiarla è impossibile, aiutarla e gestirla si può e si deve. Metterla in un angolo e toglierle tutte le sponde nello spogliatoio non ha funzionato. Certo, il resto del gruppo era compatto come non accadeva da tempo, ma alla fine si è tornati da lei per giocare alla pari con la Turchia. Perché Egonu resta una delle più forti al mondo, al livello di Vargas e Boskovic che domenica si sono giocate l’Europeo. E i più forti vanno gestiti. Con fermezza, ma anche con pazienza.

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