Kvara è educato e rispettoso, perciò il suo gesto a Marassi è ancora più clamoroso (Gazzetta)

Nessun ammutinamento ma le ultime sostituzioni, con la Lazio e soprattutto a Genova, sono apparse di difficile comprensione

kvara Zerbin Kvaratskhelia

Kvara e la sostituzione che ha fatto e farà tanto discutere. Ne scrive la Gazzetta dello Sport con Maurizio Nicita. Difficile comprendere la motivazione alla base della decisione di Garcia.

Anche un anno fa Luciano Spalletti aveva sostituito tre volte nelle prime quattro giornate Khvicha Kvaratskhelia, mettendolo in panca (per turn over) contro il Lecce. Ma il tecnico allora lo faceva per avere sempre in forma e decisivo il suo gioiello georgiano che intendeva tutelare. Le ultime sostituzioni, con la Lazio e soprattutto a Genova, sono apparse di difficile comprensione.

Comprensione complicata non tanto per l’opinione pubblica ma per il diretto interessato. Kvara è un ragazzo educato e rispettoso, quasi un soldato per comportamenti. Per questo il suo gesto dopo la sostituzione sabato sera a Marassi è apparso ancora più clamoroso. Poi immediatamente rientrato con il saluto a Garcia quando è arrivato in panchina. Dunque nessun ammutinamento, sia chiaro, ma sicuramente un malessere che rende triste il campione georgiano.

Difficile capire perché viene sostituito contro la Lazio, quando c’è da rimontare.

Sostituendo il georgiano con Alessio Zerbin diventa ancora più incomprensibile la scelta di Garcia, visto che è rimasto inutilizzato in panchina il danese Jesper Lindstrom, vale a dire l’acquisto più costoso dell’ultima sessione di mercato.

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