Il finale è una roulette, con Garcia che butta le fiches a modo suo: difesa a sei (Corsport)

È stata dura, anche durissima, in un’ora e mezza piena, come sempre di paradossi, con chanches bruciacchiate, un calcio ancora approssimativo

Garcia difesa a sei

L’analisi di Braga-Napoli 1-2 a cura di Antonio Giordano per il Corriere dello Sport.

Due a uno a Braga, soffrendo cose disperate, sbagliando tanto – in attacco, in difesa – producendo parecchio, anche etti di panico, perché è stata dura, anche durissima, in un’ora e mezza piena, come sempre di paradossi, con chanches bruciacchiate, un calcio ancora approssimativo e una difesa d’altri tempi per uscire dal tunnel nel quale il Napoli e Garcia stavano finendo proprio al minuto ‘95 (in realtà il centesimo), sull’ennesima sciagurata leggerezza.

Il finale è una roulette, con Garcia che butta le fiches a modo suo: dentro Natan per Zielinski, difesa a cinque, anzi a sei, con Elmas che fa l’esterno aggiunto, e di riffe, di raffa, per grazia ricevuta, dopo una volée di Horta nello sterrato, la percussione di Pizzi, che (quasi) demolisce il palo non il Napoli. Tutto chiaro: gli dei erano vestiti d’azzurro.

Su Repubblica edizione Napoli Antonio Corbo scorge segnali positivi e importanti della partita vinta ieri sera dal Napoli a Braga nella prima partita stagionale di Champions.

Vittoria che comincia prima della partita. Falsi i segnali positivi. Non si sa che cosa si siano detti prima, Garcia e la squadra. Si può solo immaginare. Il campo racconta sempre la verità. Si è interrotta l’incomprensione che li divideva. L’allenatore che tentava di modificare i codici da una parte, la squadra che non ricordava neanche i vecchi, quelli del Sistema Scudetto.

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