Il chiarimento tra il leader tecnico e il leader della squadra, era inevitabile e necessario: Osimhen ha avuto una reazione eccessiva

Il secondo confronto tra Garcia e Osimhen, dopo quello di domenica sera negli spogliatoi dello stadio di Bologna. Il secondo è andato in scena ieri nell’ufficio dell’allenatore a Castel Volturno.
I due hanno parlato ancora ieri al centro sportivo di Castel Volturno, però a freddo, dopo il vivace scambio a caldo andato in scena al Dall’Ara, subito dopo la partita con il Bologna. A pochi minuti dai fatti. Il pregresso, cioè il primo faccia a faccia, è stato comunque superato dalla seconda chiacchierata: l’allenatore ha chiamato il giocatore nel suo ufficio e quel che si sono detti resta nel sacro e sacrosanto diritto di riservatezza chiamato spogliatoio. L’unica e ultima zona di comfort blindata da quei riflettori che domenica hanno illuminato tutto quello che poteva essere illuminato: dita, espressioni, pensieri, malesseri. Il chiarimento tra il leader tecnico e il leader della squadra, comunque, era inevitabile e necessario: Osimhen ha avuto una reazione eccessiva, è consapevole, non intendeva mancare di rispetto ma ha spiegato sia al tecnico faccia a faccia sia ai compagni di essere agitato dalla fame di vittorie.