Il dibattito in studio. Assogna: «Garcia ha il compito più difficile del mondo. Nessun top manager avrebbe accettato dopo Spalletti»

A Sky ampio dibattito sul Napoli.
Sandro Compagnoni:
«La situazione di Garcia ora si è fatta delicatissima. Si è infilato in un tunnel, può uscirne solo coi risultati. È complicata, ora c’è un problema grosso, non dico che ci sia una crisi di rigetto, però c’è un problema grosso.
De Laurentiis si starà facendo molte domande. Il Napoli si è avvitato in una crisi da cui fatica a uscire, ci sono segnali di ribellione nei confronti del comandante.
Paolo Assogna:
«Ci sono tensioni sbagliate, l’anno scorso nel Napoli invece c’erano le tensioni giuste. Spalletti voleva andare via già l’estate precedente, si compattò con la squadra sopportando anche alcuni aspetti della società, c’era tensione positiva tra allenatore e squadra che erano compatti. A fare da collante era anche l’antipatia dell’allenatore per la società. Venuto meno questo elemento non c’è più questa energia che ora viene consumata in maniera sbagliata. Garcia ha il compito più difficile del mondo. È impossibile trovare un allenatore dopo un risultato come quello di Spalletti, i top manager non ci vengono. De Laurentiis ha preso un ottimo professionista.
Marchetti: bisogna evitare le delegittimazione dell’allenatore. Il Napoli è distante due punti dalle prime quattro, sono i due punti del rigore di Osimhen. Anche le altre squadre vivono sulla graticola, nessuno però subisce il paragone con Spalletti che ha vissuto un anno meraviglioso.
Assogna: ha ragione Osimhen, c’erano dieci minuti, puoi buttare il pallone avanti, trovi la giocata causale, la spizzata.