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Ventura: «Garcia? La partita di sabato non fa testo, si devono aspettare altre 2/3 partite per dare giudizi»

A “Si Gonfia la Rete”: «Spalletti dovrà cambiare ottica, non avrà il tempo di fare in Nazionale quello che faceva a Napoli»

Ventura: «Garcia? La partita di sabato non fa testo, si devono aspettare altre 2/3 partite per dare giudizi»
Db Torino 06/10/2017 - qualificazione Mondiali Russia 2018 / Italia-Macedonia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Giampiero Ventura

Gianpiero Ventura è stato raggiunto dai microfoni della trasmissione radiofonica “Si Gonfia la Rete”, condotta da Raffaele Auriemma. L’ex ct della Nazionale ha commentato la scelta da parte della Figc di Spalletti come nuovo commissario tecnico dopo le dimissioni di Mancini:

«Bisogna fargli dei grandi in bocca al lupo. Credo che sia una nomina meritata, quello che ha fatto l’anno scorso è stato straordinariamente bello. Si è guadagnato questo incarico che potrebbe essere la ciliegina sulla torta di una carriera importante. È un amico a cui voglio un affetto incondizionato e gli faccio un grandissimo in bocca al lupo col cuore in mano. Gli ho mandato un messaggio come è normale che sia. Poi ci sarà occasione, so che quando cominci sei cercato da tutti».

Sul ct dimissionario invece:

«Mancini? Credo che non sia stata una bella immagine quello che è successo, ma è difficile entrare dentro alle cose, si rischia di dire delle sciocchezze. È una cosa che avrebbe potuto essere evitata e sul piano dell’immagine non abbiamo dato un’immagine straordinariamente bella».

Ventura torna sul duro compito che attende Spalletti:

«Quando alleni una squadra di club la alleni tutti i giorni, quando alleni la Nazionale hai a disposizione i giocatori 5/6 giorni e diventa difficile entrare completamente dentro di loro. Con Di Lorenzo, Spalletti non avrà sicuramente problemi. Il grande problema di Spalletti è quello di dover cambiare ottica, perché quello che faceva a Napoli non avrà il tempo do farlo in Nazionale perché avrà meno tempo».

Infine anche un commento sulla prima giornata di campionato e il primo Napoli targato Rudi Garcia:

«Per lui non è facile prendere la squadra che ha vinto lo scudetto per come lo ha vinto, ma è stata brava la società che ha perso solo Kim. In alcuni momenti contro il Frosinone mi sembrava di vedere il Napoli di Spalletti, ma è chiaro che l’allenatore debba metterci qualcosa di suo. Credo che la partita di sabato non faccia gran testo, si devono aspettare altre 2/3 partite per dare giudizi. Però il segnale è quello di aver visto Zielinski, Politano, Osimhen e Raspadori con la stessa voglia dell’anno scorso. Ci sono delle squadre come Lazio, Milan e Roma che per motivi diversi non possono competere per lo scudetto del Napoli, sia l’Inter che è più forte quest’anno dell’anno scorso, poi c’è l’incognita della Juventus che con continuità tornerebbe ad essere la Juventus».

 

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