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Allegri: «Non giocare la Champions non è una bella cosa, l’avevamo conquistata sul campo»

Conferenza alla vigilia di Udinese-Juventus: «Napoli favorito. La differenza con loro è stata nelle trasferte, hanno fatto 15 punti più di noi»

Allegri: «Non giocare la Champions non è una bella cosa, l’avevamo conquistata sul campo»
Db Torino 06/11/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Conferenza stampa di Allegri alla vigilia di Udinese-Juventus in programma domani sera alle 20.45.

La Juventus, con questa rosa, è pronta per la corsa scudetto?

«Innanzitutto per quando riguarda il mercato ci pensa la società. La società è vigile su quello che dobbiamo fare. Sono molto contento della rosa che ho a disposizione ma soprattutto per come sta lavorando il gruppo che sta lavorando molto bene. Dove possiamo arrivare lo vedremo strada facendo. La squadra ha ampi margini di miglioramento. Dovremo essere bravi ad arrivare ad aprile ed essere nelle prime quattro posizioni».

Non partecipare alle coppe è un vantaggio? 

«Non so se è un vantaggio o uno svantaggio. Se è un vantaggio lo vedremo. So solamente una cosa che tecnicamente cambia il modo di lavorare perché giocheremo una volta alla settimana e avremo più tempo per preparare le partite. Dall’altra parte però non scordiamoci che non giocare la Champions dà amarezza e dispiacere perché comunque il club è abituato a partecipare la Champions. Io credo che sia dal 2010 che, a parte i due anni che sono stato fermo, ho avuto la fortuna sempre di partecipare alla Champions che è in motivo di orgoglio. Quindi non so se è un vantaggio o uno svantaggio. So solamente che non partecipare alla Champions non è una bella cosa, soprattutto perché l’avevamo conquistata sul campo e quindi bisogna essere bravi a trasformare questa chiamiamola amarezza che abbiamo a non giocarla in rabbia per ottenere il risultato di giocarla l’anno prossimo».

«Non firmo niente, la squadra sta lavorando bene, ci sono giocatori che hanno un anno in più ma il calcio d’estate non conta, conta da domani».

Il rapporto con Giuntoli.

«Con il direttore siamo in ottimi rapporti, sia con lui che con Giovanni Manna. Stanno lavorando bene. Il direttore è una figura importante nella società e si è ambientato bene. Ha trovato un gruppo di lavoro ottimo lui si è integrato e soprattutto si sta integrando molto bene e di questo sono molto contento».

Chiesa e Vlahovic.

«Chiesa, l’ho già detto diverse volte, Federico è tornato rispetto all’anno scorso con piacere consapevolezza e serenità. Adesso ha una gamba diversa, si vede anche da come sono strutturate le sue gambe quest’anno. Per quanto riguarda Dusan ha passato un momento di alti e bassi, anche lui ha avuto problemi di pubalgia. Ora sta meglio, non è ancora al 100% perché ha saltato la prima parte della preparazione. Sabato ha fatto un buon primo tempo. Poi abbiamo Milik, Kean che purtroppo domani non sarà a disposizione perché ha preso un colpo. Poi abbiamo Yldiz, che è un giocatore che arriva dal settore giovanile ma è veramente un bravo giocatore quindi nel reparto d’attacco sono soddisfatto dei giocatori che ho».

Pogba. 

«Di Paul sono contento per gli ultimi giorni e nella partitella e per i 40 minuti dell’altro giorno. È normale, è un giocatore che è diverso dagli altri. Purtroppo ha subito questo infortunò l’anno scorso e viene da un anno e mezzo praticamente di inattività, averlo a disposizione tutti i giorni per tutte le partite sarebbe un bel vantaggio per noi. Poi che possa giocare 20-30 minuti si spera che non abbia più intoppi e che la condizione cresca. Oggi valuterò se portarlo a Udine».

La griglia.

«La griglia di partenza vede chi vince come favorito, quindi il Napoli. Poi c’è l’Inter, il Milan, la Lazio che è arrivata seconda. Il campionato è tutto da vedere, tra un po’ di domeniche si riuscirà a capire la tendenza e la prospettiva dei punti. Una cosa che dovremo migliorare sono le trasferte. La nostra differenza tra i punti fatti da noi e il Napoli sono le trasferte. Noi abbiamo fatto 30 punti, loro 45, questa è stata la differenza del campionato».

L’addio di Mancini.

«Non posso darlo perché quando da fuori non sai le cose, è impossibile dire qualcosa. Posso dire che ha fatto un ottimo lavoro, ha vinto un Europeo, avrà avuto i suoi motivi. Faccio un in bocca al lupo a Spalletti per l’incarico importante dopo la vittoria dello scudetto».

Ti aspetti una rosa diversa a fine mercato?

«No, siamo contenti così. Poi da qui al 2 settembre possono cambiare tante cose, dobbiamo valutare i giocatori da tenere. C’è chi deve giocare e valuteremo con Giuntoli e Manna, per capire quale percorso migliore possano fare. Inutile rimanere in 23-34 quando dovremo giocare una partita a settimana ed eventualmente le cinque di Coppa Italia».

Sulle fasce giocheranno i nuovi?

«Fagioli è pronto per essere a disposizione ma devo decidere chi far giocare. Sulle fasce ne ho 4 per due posti, valuterò. Farà molto caldo e serviranno anche i cambi».

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