Su Calcio e Finanza. Vincere la Champions porterebbe nelle casse dei nerazzurri oltre 102 milioni di euro. Unica nota dolente: una multa di 4 milioni per il Financial Fair Play.

Inter e City si stanno per sfidare in una finale di Champions che entrerà nella storia. I nerazzurri, dopotutto, non arrivavano in finale dal lontano 2010, anno del triplete di Mourinho, con il chiaro segnale di essere finalmente usciti da quel periodo no. Dall’altra parte, per il City vincere è più un dovere che una possibilità, perché al di là dell’agonismo c’è di mezzo la credibilità. Dopotutto, un miliardo e mezzo per vincere solo in Inghilterra non è proprio l’investimento migliore che verrà ricordato nella storia del calcio.
Calcio e Finanza spiega che la vittoria di questo titolo potrebbe portare un grande bonus di cento milioni alle casse dei nerazzurri. E tutti sappiamo perfettamente che l’Inter non è esattamente un club con una florida situazione economica.
“I ricavi fino alle semifinali erano stati pari a oltre 82 milioni di euro, ma la qualificazione all’ultimo atto ha portato nelle casse della società di Suning ben 15,5 milioni di euro. A questa cifra si aggiunge una quota maggiorata di market pool. Il successo finale varrebbe invece ulteriori 4,5 milioni di euro”.
Per poi aggiungere che:
“Conquistando la coppa, l’Inter prenderebbe parte anche alla prossima edizione della Supercoppa europea. La partecipazione alla finale con il Siviglia varrebbe ulteriori 3,5 milioni di euro. In totale, considerando tutte le cifre (ma non la Supercoppa, parte del prossimo bilancio), vincere la Champions League porterebbe nelle casse dei nerazzurri oltre 102 milioni di euro”.
In tutto, si sommano questi guadagni: 15,64 milioni per il bonus partecipazione; 15,93 per il ranking; 12,3 per il market pool; 9,33 per i risultati; 0,69 per le quote pareggi; 9,6 per gli ottavi di finale; 10,6 per i quarti; 12,5 per la semifinale; 15,5 per la finale; 4,5 per la vittoria della Champions. Unica nota dolente: ci sarà una multa di quattro milioni di euro per il Financial Fair Play.