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Ibra: «La prima volta al Milan mi avete dato la felicità, la seconda l’amore»

Lo svedese saluta il Milan: «Mi avete ricevuto con braccia aperte, mi avete fatto sentire a casa, sarò milansita per tutta la vita»

Ibra: «La prima volta al Milan mi avete dato la felicità, la seconda l’amore»
Db Milano 32/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Zlatan Ibrahimovic

Serata di addii, mentre Spalletti saluta Napoli e tifosi al Maradona durante la festa scudetto, a Milan si vive la serata d’addio di Zlatan Ibrahimovic

Milan-Verona si è aperta così, con il volto commosso di Zlatan accanto alla panchina della prima squadra, in quei divanetti da cui non ha mai smesso di incitare i suoi durante i lunghi mesi di stop. Ibra, una volta inquadrato sul maxischermo, ha mimato un cuore con le mani, indirizzato ai suoi tifosi. Tanti. Più di settantamila rossoneri arrivati a San Siro per salutare lo svedese

Mentre viene allestito il tutto la squadra indossa la maglietta con il numero 11 dello svedese. Parte un video dedicato allo svedese sui maxischermi di San Siro. Applausi da parte di tutto lo stadio.

Ibra sfila per il campo e saluta tutti i compagni e la dirigenza rossonera prima di prendere la parola

«Non respiro ma va bene. Tanti ricordi e tante emozioni qua. Prima volta che sono arrivato al Milan mi avete dato felicità, la seconda volta mi avete dato amore. Voglio ringraziare la famiglia e tutti quelli che mi stanno vicino. Voglio ringraziare la mia seconda famiglia: i giocatori. Voglio ringrazire mistrer e staff per la responsabilitò. Voglio ringraziare i dirigenti per l’opportunità data. Ultima, ma non per importanza, voglio ringraziare i tifosi»

Ibra annuncia il ritiro:

«Mi avete ricevuto con braccia aperte, mi avete fatto sentire a casa, sarò milansita per tutta la vita. E’ arrivato il momento di dire ciao al calcio, non a voi. Ci vediamo in giro se siete fortunati, forza Milan e arrivederci»

Ultimo giro di campo per lo svedese, che si inchina davanti alla Curva Sud. Dagli spalti si alza il coro “Chi non salta nerazzurro è”, e lo svedese fa qualche saltello.

 

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