Di lui il presidente si fida ciecamente, gli ha dato visibilità e statura internazionale. Ama il 4-2-3-1 ma è elastico e può utilizzare anche il 4-3-3
Il Napoli non ha ancora individuato un allenatore per il post Spalletti. De Laurentiis continua il suo casting e l’analisi di vari profili, sia internazionali che italiani. Le piste Conceiçao e Nagelsmann sono complicate dalle clausole che li legano ai rispettivi club, che il presidente non intende pagare per liberare i due tecnici. Ad Italiano e Thiago Motta, altri profili che piacciono al Napoli, si penserà dalla fine della stagione, per capire che margini ci sono nella trattativa. Intanto, torna prepotente l’idea Rafa Benitez, scrive il Corriere dello Sport. Di Benitz De Laurentiis si fida ciecamente, è con lui che ha iniziato il progetto internazionale che ha fatto grande il Napoli. Benitez predilige il 4-2-3-1 ma è flessibile e potrebbe utilizzare anche il 4-3-3 tanto caro al Napoli. La suggestione esiste.
Il Corriere dello Sport scrive:
“E però adesso tra i suoi pensieri sta ricomparendo un amico del quale si fida ciecamente: si chiama Rafa Benitez, la prima soluzione dopo il crollo di Verona di gennaio 2021, è l’allenatore che gli ha dato una visibilità e una statura internazionale, ama il 4-2-3-1 però con inclinazione allo spettacolo ed è elastico, nel 4-3-3 ci sta uno con quella cultura. Ed è quello della prima rivoluzione. La memoria è un bunker”.
Qualche settimana fa la Gazzetta dello Sport scriveva che Benitez tornerebbe a Napoli di corsa. Ha dato messaggi chiari in tal senso da tempo.
“Poi c’è l’opzione Benitez. E da quel punto di vista il presidente ha meno bisogno di tempo per sondare. Nel senso che Rafa ha mandato messaggi chiari e sarebbe motivato a rientrare in Italia. Il colloquio, almeno da qualche anno, è ripreso fra i due dopo un addio abbastanza burrascoso nel 2015. De Laurentiis sa che la strada internazionale, almeno sul mercato, il Napoli la prese proprio otto anni fa con il tecnico madrileno. E dunque le sue conoscenze sarebbero utili anche per “pescare” qualche altro talento e comunque gestire una squadra già forte e che con qualche ritocco potrebbe ben “sopportare” anche qualche partenza importante”.