Le parole del tecnico e di Giuntoli sanno di addio. La prossima settimana il presidente incontrerà Spalletti, difficile prevedere l’esito del confronto
Sulla Gazzetta dello Sport Maurizio Nicita scrive di Spalletti e Giuntoli e del loro futuro nel Napoli. Le parole di entrambi, ieri, durante la festa scudetto al Maradona, sapevano di addio. Nicita scrive:
“La sensazione è che nessuno abbia voglia di rovinare la bellissima festa, per rispetto prima di tutto della gente. Perché le parole di Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli lasciano qualche dubbio sul fatto che nella prossima stagione possano ancora essere allenatore e direttore sportivo del Napoli. Le loro frasi sono diplomatiche, molto attente e rispettose, ma finiscono per creare quesiti a cui i diretti interessati non sono intenzionati a rispondere, per ora”.
Nicita continua, sulle parole di Giuntoli:
“hanno il sapore di un addio. Ma allora, ripensando a quanto detto da Spalletti prima: chi sta lavorando al futuro della squadra campione d’Italia?”.
Su De Laurentiis che ha presentato Spalletti come “il cazzutissimo, la star delle star”.
“Una maniera molto americana, tipica del produttore cinematografico per esaltare il suo allenatore, l’uomo che vuole ancora alla guida del progetto ma a cui ha mandato solo una pec per rinnovargli il contratto”.
“Sul famoso contratto rinnovato unilateralmente però il tecnico non vuol tornare. È come se volesse lasciare la palla nel campo di De Laurentiis. Perché l’allenatore vuole un confronto diretto che ancora non c’è stato. Ieri, dopo la festa in campo, c’è stata la cena ufficiale nella lounge dello stadio Diego Armando Maradona. Non certo il momento di discutere di contratto davanti a centinaia di invitati. La serata è rimasta conviviale e diplomatica. Probabilmente nella prossima settimana i due si vedranno ed avendo entrambi caratteri forti, difficile prevedere l’esito del confronto. Al momento il barometro dà nuvoloso tendente al brutto. Ma guai a sbilanciarsi. Pensiamo a qual era il rapporto (pessimo) fra ultrà e presidente che però come un mago Aurelio De Laurentiis ha risolto in due ore tirando fuori il coniglio dal cilindro. Riuscirà il patron a ritrovare il feeling giusto con il suo allenatore o preferisce cambiare drasticamente gli altri attaccanti del tridente, cioè Spalletti e Giuntoli? Lo sapremo molto preso, anche perché il Napoli oggi ha un vantaggio sul mercato rispetto alle concorrenti (che non sanno se avranno gli incentivi della Champions League) che sarebbe delittuoso sprecare”.