Lazio, Tare andrà via: al suo posto arriva Fabiani (Gazzetta)

L'ex diesse della Salernitana di Lotito è dirigente della primavera biancoceleste. Tare contattato dall’Eintracht e dall’Herta Berlino 

Tare e Lotito sarri finanza plusvalenze

Db Genova 21/09/2014 - campionato di calcio serie A / Genoa-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Claudio Lotito-Igli Tare

Igli Tare non sarà il direttore sportivo della Lazio la prossima stagione. Al suo posto dovrebbe subentrare Fabiani, ex diesse della Salernitana quando era guidata da Lotito ed attualmente dirigente della primavera biancoceleste. Lo scrive la Gazzetta dello Sport. Toccherà a lui individuare, insieme con Sarri, i rinforzi per la Champions.

“A gestire la campagna acquisti non sarà più il d.s. Igli Tare. È infatti prossimo alla conclusione il rapporto tra il dirigente e il club romano che dura da 15 anni (diventano 18, considerando che gli ultimi tre anni da giocatore li ha vissuti proprio alla Lazio). Tare è in scadenza di contratto e l’accordo non sarà rinnovato, come lui stesso ha confermato ieri ai microfoni di Sky”.

“Il suo futuro potrebbe essere in Germania. Lo hanno contattato sia l’Eintracht sia l’Herta Berlino. Il suo posto sarà preso da Angelo Fabiani, ex d.s. della Salernitana quando era guidata da Lotito ed attualmente già in organico nel club biancoceleste (è dirigente della Primavera). Toccherà a lui individuare, insieme con Sarri, i rinforzi per la Champions”.

Queste le parole di Tare ieri, prima della partita della Lazio:

«Il mio contratto sta arrivando al termine e dobbiamo valutare insieme al presidente. È giusto che venga presa la decisione migliore per me e per la società. Quando arrivi in una società ad aver passato 15 anni sono tanti. Alla fine di un percorso è giusto fare un resoconto e prendere la decisione giusta, soprattutto nei confronti del club. Io con le mie idee sono chiaro, parlerò di nuovo col presidente ma non ci sono tante cose da chiarire. La cosa che conta di più è il bene della società ed in questo io farò la mia parte».

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