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Il piano militare per la festa scudetto messo in piedi a Napoli ha fatto un torto alla città (CorSera)

Nemmeno l’eccezionalità dell’evento poteva giustificare l’impiego di migliaia di agenti e le misure stabilite. Per fortuna stavolta ha prevalso il buon senso delle istituzioni

Il piano militare per la festa scudetto messo in piedi a Napoli ha fatto un torto alla città (CorSera)
Napoli 30/04/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Salernitana / foto Image Sport nella foto: striscione tifosi Napoli

Per fortuna, scrive Monica Scozzafava sul Corriere della Sera, nell’organizzazione della festa scudetto del Napoli, questa volta, è prevalso il buon senso delle istituzioni, almeno nel non voler spostare ancora una volta la partita della squadra di Spalletti, come accaduto con la Salernitana. Tutte le preoccupazioni delle istituzioni per lo scudetto hanno fatto un torto alla città, scrive la Scozzafava. E’ stato messo a punto un piano militare, con la mobilitazione di migliaia di agenti di polizia, ambulanze, presidi ospedalieri mobili, un piano imponente non giustificabile con l’eccezionalità dell’evento scudetto. Un piano che ha fatto un torto alla città. Che motivo c’era di garantire la quasi contemporaneità tra Napoli-Salernitana e Inter-Lazio? Alla fine, comunque, tutto è stato smontato dal pareggio tra la squadra di Spalletti e la Salernitana. Per fortuna non si è ripetuto il film già visto domenica. Le prefetture interessate hanno deciso di lasciare le cose come stavano senza spostare anche la partita di Udine, seguendo finalmente il buon senso.

Lo scudetto del Napoli è sotto gli occhi del mondo: centinaia di tv accreditate, inviati di quotidiani internazionali per un evento che segna la storia. Arriva dopo 33 anni dall’ultimo, l’eccezionalità c’è tutta, ma non può giustificare la mobilitazione di duemila agenti di polizia, di ambulanze, di presidi ospedalieri mobili, di dispiegamento di agenti della polizia municipale al controllo dei varchi di accesso alla città e di ampie zone chiuse al traffico. Tanto rumore per nulla. Questo è successo lo scorso weekend quando la città era pronta a festeggiare l’aritmetico tricolore poi saltato. Un piano imponente, quasi militare, messo a punto nell’incertezza dei risultati relativi a due partite, con lo stravolgimento del calendario così da garantire la quasi contemporaneità delle stesse (ma perché?) e alla fine smontato per il pareggio tra Napoli e Salernitana. Il film visto rischiava di ripetersi: sempre per motivi di ordine pubblico si sono riunite le prefetture di Napoli e di Udine, nel tentativo di anticipare la sfida di domani alle 18. Per fortuna, stavolta, è prevalso il buon senso delle istituzioni e si giocherà come da programma alle 20.45.  

 

 

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