Di Maria: «In Serie A giocano tutti allo stesso modo, solo nel Napoli ho visto qualcosa di diverso»

In conferenza stampa: «Futuro? Ne stiamo parlando col club già da un po'. Andare o meno in Champions non influenza la mia scelta».

la Juventus di maria

Napoli's South Korean defender Min-jae Kim (L) fights for the ball with di Juventus' Argentinian forward Angel Di Maria during the Italian Serie A football match between Juventus and Napoli on April 23, 2023 at the Juventus stadium in Turin. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)

Nella conferenza stampa della vigilia di Juventus-Siviglia di Europa League, al fianco di Massimiliano Allegri ha parlato anche Angel Di Maria. L’attaccante della Juventus ha parlato di gruppo carico e in forma, grazie alla vittoria sull’Atalanta.

«Il gruppo sta bene, veniamo da una vittoria importante contro l’Atalanta che ci ha dato una spinta in più. Abbiamo grande fiducia. L’abbiamo visto anche oggi in allenamento, il gruppo sta bene».

Di Maria ha parlato anche del rapporto che ha con Massimiliano Allegri:

«Ho avuto grandi allenatori, anche con Allegri mi trovo bene. È un allenatore eccezionale, ci fa lavorare molto ma in modo diverso rispetto a quello a cui ero abituato prima. Ora ho preso il ritmo di come piace lavorare a lui e penso di aver raggiunto un buon livello. Sono migliorato e mi sembra di averlo dimostrato negli ultimi mesi».

Sul suo futuro:

«Ne stiamo parlando con la dirigenza già da un po’, adesso però sono concentrato sul Siviglia. Sono molto contento qui e mi trovo bene così come la mia famiglia. Sto parlando col club su come organizzarci per il futuro. Ora sono concentrato sull’Europa League. Su quanto accadrà in futuro si vedrà quando terminerà la stagione».

Di Maria commenta la sua stagione alla Juventus:

«All’inizio in realtà è stata dura, ho avuto infortuni e non riuscivo a dare e ad arrivare al 100% ed era difficile dimostrare quanto valgo. Ho acquisito più confidenza, più fiducia. Con il mister ho iniziato a lavorare meglio e questo ha aiutato a migliorare il rendimento. Ora dobbiamo vincere e vogliamo una finale anche per i tifosi, speriamo di arrivare tra le prime quattro».

La Champions può influenzare le scelte per il futuro? Di Maria:

«No non cambia niente nella mia scelta se andremo in Champions o meno, è indifferente e l’ho detto più volte. Tutto quello che è successo… Cerchiamo di mantenere la concentrazione sul campionato pensando di essere secondi, penso che abbiamo lavorato bene nonostante le notizie non facili che arrivavano. A noi tocca dedicarci a conquistare i punti sul campo».

Sui giovani della Juventus:

«Mi sembra abbiano la testa giusta e pronta per affrontare la competizione, anche per la Champions. Sono giovani di qualità, fino ad oggi ho visto la crescita continua. Questa è una virtù e una qualità da riconoscere al mister che permette ai giovani di acquisire minuti e fiducia per affrontare le partite importanti come quella di domani. Bisogna farli giocare per sentirsi pronti per affrontare le partite come quella con il Siviglia. Sarà un passo importante della loro vita, aver fatto parte di un trofeo così importante. Darà modo di avere più esperienza e fiducia per le prossime competizioni».

A Di Maria è stato chiesto se ha trovato qualcosa di diverso nella Juventus rispetto alle altre squadre del campionato italiano. Ha citato il Napoli.

«Il calcio italiano è molto più tattico, bisogna difendere molto e poi uscire in contropiede. Qualcosa di diverso forse l’ho visto con il Napoli, con Osimhen che attacca lo spazio, le altre si comportano più o meno tutte allo stesso modo. Ci sono alcune squadre che hanno più possesso palla, al Psg dove sono stato sette anni ero abituato a questo possesso palla. Quello che mi costato più fatica è stato abituarmi a ripartire velocemente in contropiede. Ho lavorato molto in questo e sono migliorato, ogni allenamento, ogni anno ti aiuta a migliorare anche a 35 anni».

La Juve è un gruppo felice?

«Se aveste visto l’allenamento fatto poco fa avreste visto un gruppo felice che sta bene insieme e che si allena divertendosi. Quanto si dice fuori non ci interessa, dobbiamo concentrarci su quanto c’è da fare. Sappiamo che ci sono state cose difficili, è stato un anno duro ma noi abbiamo continuato a giocare, sono molto contento qui come la mia famiglia. Qui ho trovato un gruppo incredibile nello spogliatoio, gente che non conoscevo e mi ha sorpreso trovare persone così e sono super tranquillo».

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