Nel Milan la vera differenza la fa Maldini: personalità ed esperienza che valgono come gol (CorSera)
"Ha difeso Leao da Spalletti". "Ha preteso e ottenuto di ritardare l'inizio della partita col Tottenham, costringendo Uefa ed avversari ad accettare"

Db Riad (Arabia Saudita) 18/01/2023 - Supercoppa Italiana / Milan-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Paolo Maldini
A far vincere il Milan in Champions League, contro il Napoli, è stato il dna rossonero oltre che una presenza imprescindibile, quella di Paolo Maldini. Lo scrive il Corriere della Sera.
“La storia non va in campo, questo è vero, ma può fare la differenza. Specie se puoi contare su Paolo Maldini, che la Champions la conosce come pochi, avendola alzata cinque volte. La sua personalità, la sua esperienza, valgono come gol. E la conferma arriva dritta dallo spogliatoio rossonero, da chi lo vive giorno per giorno”.
Lo slogan che Maldini ama ripetere nei momenti clou è uno soltanto: «Noi siamo il Milan».
Il quotidiano ne spiega il senso:
“Non consumiamo energie pensando agli avversari, all’ambiente esterno o alle polemiche, ma solo a noi stessi, il
senso di quel mantra. Perché questa è la regola chiave della Champions: vinci solo se ci credi, niente alibi, niente scuse. Non è presunzione, ma autostima, consapevolezza”.
Maldini sta ricostruendo un grande Milan, coniugando risultati e sostenibilità. Sempre al fianco di Pioli, come ha dimostrato quando ha fatto sentire la sua vicinanza al tecnico che ha effettuato il maxi turnover contro il Bologna per far riposare i suoi in vista dell’impegno col Napoli.
“Maldini lo ha sostenuto. Come a dire: è un patto comune, hai il mio appoggio. Dinamiche che fanno la differenza. Ma non è solo esperienza. È anche personalità”.
La stessa personalità, continua il Corriere della Sera, dimostrata da Maldini nello spogliatoio del Maradona.
“Come quella che Paolo ha mostrato difendendo Leao da Spalletti nello spogliatoio del Maradona all’intervallo del
primo duello della trilogia. O pretendendo (e soprattutto ottenendo) di ritardare di un quarto d’ora l’inizio della partita di Londra col Tottenham, perché per colpa del traffico la squadra rischiava di non fare un corretto riscaldamento. L’Uefa e gli avversari non erano d’accordo, ma alla fine hanno accettato. Il fascino di Maldini, il fascino della storia. Che non gioca, ma che può fare la differenza”.