Pagelle – Tu sei Pedro e su questa pietra… Il primo scudetto del Napoli arrivò con due pareggi

Conte spiega al popolino dei tifosotti gourmet e pretenziosi che con l’emergenza di una rosa ridotta all’osso non c’è alternativa alla sofferenza

Napoli DI Lorenzo

Mg Parma 18/05/2025 - campionato di calcio serie A / Parma-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Giovanni Di Lorenzo

Le pagelle di Parma-Napoli 0-0

MERET. Tu sei Pedro e su questa pietra edificherò… vabbè meglio non scriverlo e aspettare ancora, non senza ricordare, poi, che l’attuale allenatore della Lazio è nella storia azzurra per il gol del Secondo. Detto tutto questo il giovane Meret è decisivo due volte sull’elvetico Sohm, quando felineggia nell’aere del Tardini – 7

DI LORENZO. Il Maestro in panca pretende tanto, forse troppo, dalla destra dell’Eurocapitano e di Na-Politano che tra corse e recuperi, passaggi e cross imprecisi finisce stremata la penultima giornata. Epperò la fatica fatta e il bonus Pedro garantiscono all’arcigno e amato DiLo la sufficienza. Viva l’indulgenza – 6

RRAHMANI. Bisogna sempre guardare il quadro d’insieme e se il Napule nelle ultime sei giornate ha subìto solo due gol (quelli rossoblù, ahinoi) gran parte del merito è di Amir che da gregario si è fatto comandante imperioso al punto da concedere solo il minimo sindacale (un paio di tiri innocui) al temuto franco scudocrociato – 6,5

OLIVERA. Stasera l’uruguagio non fa guai come sette giorni fa. E già è tanto, vista l’ansia che soffia da Milano. Quando Conte ripete come un mantra quel “fidatevi” in conferenza stampa a proposito dell’emergenza patita, un pensiero va soprattutto al Mati centrale – 6

MAZZOCCHI dall’85’. Senza voto

SPINAZZOLA. Anche la sinistra fatica, seppure a fasi alterne, ma da Zio Spina si sperava che qualche traversone lo azzeccasse. In ogni caso, per lui vale l’indulgenza garantita dal doppio pareggio di questa giornata – 6

POLITANO. Detto in precedenza della destra contiana, qui s’aggiunge che lo stremato Na-Politano vanta un tiro al 10’ e soprattutto una traversa al 57’ laddove traveste da finto cross un sorprendente pallonetto – 6

NGONGE dal 79’. Senza voto

ANGUISSA. Zambo si sceta all’improvviso con uno straordinario numero circense: stop, sombrero e diagonale di sinistro che carambola sul palo. E da quel momento in poi finalmente comincia a giocare – 6,5

GILMOUR. Forse si esagera un po’ nelle critiche all’altro scozzese partenopeo, dimenticando che stasera il Napule ha un possesso della pelota da percentuali bulgare, oltre l’80 per cento. Il Parma è ben rinserrato e gli azzurri devono far circolare parecchio il pallone prima d’individuare lo spazio giusto per avanzare. Billy the Kid il suo lo fa e giunti a questo punto della pugna le critiche sono soverchie e dannose. Lo avete sentito Conte o no? “Stiamo raschiando il fondo dal barile e stiamo lì a rompere le palle. Cazzo, vuoi pure non soffrire?”. L’ennesimo manifesto da sottoscrivere, parolacce comprese (soprattutto quelle, a dire il vero) – 6

BILLING dal 69’. Continua a non avere il tocco magico delle prime apparizioni. Chissà, forse era solo il sedere dell’esordiente – 6

McTOMINAY. Scott il Ross è l’azzurro più pragmatico e che non perde quasi mai la pelota. Il terzo legno del Napule è suo, con quella punizione deviata da Suzuki (peraltro il migliore del Parma, eh!) – 7

LUKAKU. Spalle alla porta riesce sempre a smistare i palloni ricevuti. Detto questo, c’è stato qualcuno a destra o sinistra capace di crossargli una palla decente? – 6

SIMEONE dall’80’. Senza voto

RASPADORI. Stasera a Giacomino manca l’intraprendenza – 6

NERES dal 69’. Il David tornato a piccole dosi è comunque capace di lucrare un rigore, che poi Doveri l’abbia revocato è un’altra storia – 6,5

CONTE. La cerasa sulla torta ancora non c’è e quindi è giusto e saggio invitare a non tirare ancora fuori le bandiere. Stasera il Dio della pelota sfodera un ampio repertorio (doppio pareggio della Lazio, rigore revocato al Napoli, gol annullato all’Inter, recupero infinito) e il Maestro in panca si libera con una risata nervosa in conferenza stampa e spiega al popolino dei tifosotti gourmet e pretenziosi che con l’emergenza di una rosa ridotta all’osso non c’è un’alternativa alla sofferenza (ripetiamo: “Cazzo, vuoi pure non soffrire?”). Mancava solo che dicesse: “Vi devo fare un disegnino?”. Da parte nostra ci limitiamo a ricordare che anche il Primo del Napule maradoniano arrivò con due pareggi decisivi – 8

ARBITRO DOVERI. Il cacadubbi – 4

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