Il Giudice Sportivo non omologa la vittoria del Bari sul Pisa: «Pallone deviato dall’arbitro»
«Chiaro errore tecnico», la partita resta sub iudice. Il Pisa ha tempo fino alla mezzanotte di domani per depositare ricorso. Se non lo farà, il risultato sarà omologato

Mg Parma 12/08/2022 - campionato di calcio serie B / Parma-Bari / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Michele Mignani
Il Giudice Sportivo della Serie B non ha omologato il risultato di Pisa-Bari, partita vinta dalla squadra di Mignani domenica in trasferta per 2-1. Il motivo è che in avvio dell’azione che ha portato al calcio di rigore trasformato in gol da Antenucci, l’arbitro ha deviato il pallone. Si tratta di un chiaro errore tecnico, dunque la partita resta sub iudice. La Repubblica scrive:
“Il finale della partita giocata in Toscana resta quindi sub iudice. Provvedimento che comporta la richiesta di un supplemento temporale da parte del giudice sportivo per prendere una decisione definitiva e che segue il preannuncio di reclamo presentato dal Pisa alla Figc. Sotto i riflettori c’è il tocco del pallone da parte dell’arbitro Colombo di Como in avvio dell’azione che al minuto 89 ha generato il calcio di rigore (fallo di mani di Caracciolo su tiro di Morachioli) trasformato da Antenucci e valso i tre punti per il Bari. Per il Pisa il tocco di Colombo, con il pallone poi arrivato a Maita e passato per Ceter prima del tiro di Morachioli, sarebbe all’origine di una “azione promettente”, circostanziata tra i casi in cui interrompere l’azione individuati dall’articolo del regolamento che si intitola Pallone non in gioco”.
Il Pisa adesso ha tempo fino a mezzanotte di domani, mercoledì 26 aprile, per depositare ricorso. Se non lo presenterà, il risultato della partita sarà omologato.
Sull’episodio del rigore si era espresso anche il direttore generale del Pisa, Giovanni Corrado, al termine della partita. Corrado aveva dichiarato:
«Sarebbe bello vedere il mondo arbitrale fare mea culpa e ammettere l’errore tecnico, perché il regolamento parla di azione promettente, e sul passaggio l’arbitro cambia totalmente il verso dell’azione – le sue parole – la cosa più grave è che l’arbitro ci ha detto di non essersi reso conto del tocco, quando in realtà si è subito messo il fischietto in bocca».