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Spalletti: «Koulibaly sembrava snobbasse perché era convinto della sua forza, Kim rassicura tutti» 

In conferenza stampa: «Kim quando avverte il pericolo diventa una roba assurda, comincia a guardare tutti: ci arrivo io, ci penso io».

Spalletti: «Koulibaly sembrava snobbasse perché era convinto della sua forza, Kim rassicura tutti» 
Db Reggio Emilia 17/02/2023 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kim Min Jae

Nella conferenza stampa post Napoli-Atalanta di ieri, l’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, ha ragionato sulla differenza che c’è tra l’ex Napoli Kalidou Koulibaly e Kim Min-jae, comprato dal Napoli in estate per sostituire il senegalese passato al Chelsea. Spalletti ha parlato dei due difensori come di calciatori molto simili dal punto di vista del fisico, ma con una differenza importante. Koulibaly, a volte, ha dichiarato, sembrava snobbasse perché era troppo convinto della sua forza, Kim invece quando sente avvicinarsi il pericolo rassicura tutti e prova ad evitarlo.

«Kim e Koulibaly sono due calciatori molto simili, hanno questa esuberanza fisica nel fare recuperi in campo aperto dal punto di vista dell’accelerazione, della determinazione. A volte sembrava che Koulibaly snobbasse perché era talmente convinto della sua forza, Kim quando avverte il pericolo diventa una roba assurda, comincia a guardare tutti: ci arrivo io, ci penso io. Rassicura tutti con questa frequenza di passo. Kim ha il vantaggio di essere molto più giovane. Quando gli è stato chiesto di fare il regista della squadra per la prima volta ha fatto dei miglioramenti e mi piacerebbe vedere cosa può diventare tra due tre anni».

Di Kim Spalletti ha parlato anche nell’intervista post partita a Dazn. Innanzitutto ha voluto rassicurare tutti sulle condizioni del coreano, sostituito sul finire del secondo tempo. Spalletti ha detto:

«Sta benissimo, quando è uscito gli ho detto “non ti inventare niente che domani ti alleni”»

E sulla gran partita del difensore:

«Nella partita ne fa 20 di cose incredibile perché secondo me è davvero il centrale più forte del mondo. A lui quello che gli dici codifica e poi va in guerra. Quando parte con la palla che decide di fare queste percussioni lui attraversa il campo in cinque secondi, appena avrà preso possesso con il nuovo modo di giocare a calcio non si sa dove possa arrivare»

 

 

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