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Savelli: «Il calcio italiano non deve smettere di lavorare pensando di essere il migliore»

Su Libero: “Avere 6 squadre ancora in Europa deve essere un punto di partenza. Restiamo un campionato di passaggio ma ora possiamo pensare che questo non sia più un difetto”

Savelli: «Il calcio italiano non deve smettere di lavorare pensando di essere il migliore»
Napoli 15/03/2023 - Champions League / Napoli-Eintracht / foto Image Sport nella foto: gol Piotr Zielinski

Il giornalista Claudio Savelli fa il punto sulle squadre italiane che sono andate avanti nelle coppe europee. Savelli sottolinea l’importanza del risultato raggiunto, 6 squadre su 7 che si giocheranno i quarti in Champions, Europa e Conference League. Fra queste c’è anche il Napoli, per la prima volta nella sua storia fra le migliori otto d’Europa.

Tuttavia Savelli scrive che questo risultato deve essere un punto di partenza:

L’errore che il calcio italiano non deve fare ora è pensare di essere il migliore d’Europa. È tipico del nostro Paese smettere di lavorare, investire e alimentare un business quando va bene. Non siamo lungimiranti ma pigri e vanitosi. Non appena qualcosa funziona pensiamo lo faccia in eterno per inerzia“.

Secondo il giornalista bisogna studiare i motivi che quest’anno hanno portato al risultato in questione, bisogna analizzare i diversi punti di forza delle squadre italiane:

In modi diversi, Napoli, Inter e Milan dimostrano come le italiane abbiano nel dna un innato spirito di sopravvivenza. Gli zero gol subiti nelle sei partite disputate degli ottavi sono un riflesso di questo atteggiamento. È interessante notare come siano passate al livello successivo negli anni in cui non hanno speso montagne di denaro. Il Napoli ha venduto per comprare, il Milan si è concesso un budget ridotto e lo ha rispettato, l’Inter da due estati sta spendendo quasi zero. Hanno capito che l’unico modo per crescere è valorizzando ciò che si ha e per farlo servono allenatore e dirigenti capaci“.

E ancora:

La Juventus dimostra come una squadra possa reinventarsi lungo la stagione, reagendo in Europa ad un campionato che non va come si desiderava. Stessa storia per la Fiorentina. Bianconeri e viola ricordano anche che anche le competizioni minori europee vanno prese sul serio, senza snobismo. La Roma aveva aperto la strada in questo senso, infatti ora crede nella seconda impresa. In più spiega come si possano avere poche armi ma, se ci si crede, queste bastino e avanzino per farsi strada in Europa. La Lazio è l’eccezione. È l’unica che non ha creduto nel valore del percorso continentale“.

Infine il commento sulla Serie A:

Restiamo un campionato di passaggio ma ora possiamo pensare che questo non sia più un difetto. Non possiamo permetterci i migliori del momento ma siamo una rampa di lancio per chi vuole diventare grande. Ci considerano una palestra“.

 

 

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