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Dopo sei anni la Premier si prepara ad assegnare i diritti tv per il 2024/25

Dopo sei anni in Inghilterra si riassegnano i diritti tv del massimo campionato inglese. Il ceo della Premier: «Siamo sempre sostenitori della “blackout rule”»

Dopo sei anni la Premier si prepara ad assegnare i diritti tv per il 2024/25

La Premier League è pronta ad assegnare i nuovi diritti televisivi a partire dalla stagione 2024/25. L’ultima volta che in Inghilterra i diritti tv sono stati messi sul mercato era il 2018. Sei anni dopo il ceo della Premier, Richard Masters, ha spiegato, in occasione del Business of football Summit, come sia arrivato il momento di discutere i nuovi diritti tv.

L’intenzione è di puntare ancora sulla cosiddetta “blackout rule”, una regola che impedisce la trasmissione delle partite del massimo campionato inglese (e la trasmissione di incontri internazionali) nel pomeriggio del sabato.

La Premier League si trova attualmente nella sua prima stagione del nuovo accordo triennale sui diritti tv siglato con SkyBT e Amazon, oltre alla BBC. Gli accordi in questione originariamente erano validi per il ciclo 2019-2022, ma sono stati rinnovati durante la pandemia di Covid-19 per altre tre stagioni fino alla fine del 2024/25 e alle stesse condizioni, dopo che la lega ha ricevuto il via libera del Governo per prorogare le intese senza un nuovo bando di gara.

Sulla “blackout rule” non tutti sono d’accordo, ma il ceo Masters assicura:

«Andremo sul mercato interno per la prima volta in sei anni nel terzo o quarto trimestre di quest’anno. Non andiamo sul mercato da quasi sei anni perché ci ha colpito la pandemia. Siamo sempre ottimisti sul processo interno. Non sappiamo cosa succederà. Quindi a tutte queste domande verrà data risposta entro la fine dell’anno… Sono molto ottimista riguardo alle nostre prospettive di crescita futura. Siamo stati sempre sostenitori dell’articolo 48 per la Premier League e non vedo necessariamente un cambiamento nel breve termine».

La regola ha come obiettivo finale quello di incentivare i tifosi ad andare allo stadio, anche per assistere a incontri delle serie inferiori. Infatti durante la pandemia era stata sospesa, permettendo così ai tifosi di guardare le partite da casa. Ma adesso le tante piattaforme di streaming spingono per la revoca della regola.

 

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