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Santoriello ha fatto un torto a chi desidera un calcio migliore

L’inchiesta ne esce indebolita, non a caso la Juve lo difende. È quel che desiderava il Palazzo che spera ancora di salvarsi. E di prolungare l’agonia del sistema

Santoriello ha fatto un torto a chi desidera un calcio migliore
Mg Londra (Inghilterra) 01/06/2022 - Finalissima 2022 / Italia-Argentina / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

L’ottusa altalena di faziosità – qualcosa di molto prossimo alle scale di Escher – imporrebbe a una testata che porta il nome “il Napolista” di escogitare qualcosa in difesa del pm Ciro Santoriello titolare dell’inchiesta penale sulla Juventus che candidamente qualche anno fa in un convegno ha semplicemente detto che «odia la Juventus», che la odia da pm (ha anche detto che tifa Napoli, ma questo per una volta ci pare secondario). Quisquilie. Come se in un processo di razzismo un pm dicesse che odia i neri. I suoi colleghi di lavoro certo non avranno fatto salti di gioia. Poi, i fatti restano i fatti. E le intercettazioni restano le intercettazioni. Ma siamo immersi nella corrida. Ben più di prima. In un clima che a nostro avviso è quasi eversivo, con un gruppo di tifosi realmente convinto che ogni inchiesta sulla propria squadra sia fondata sul nulla.

È tutto molto triste e deludente. Conosciamo la caducità dell’essere umano, ma ormai si fa una fatica immane a rintracciare nelle istituzioni figure che esercitino il proprio lavoro in maniera sacerdotale. E ce n’è bisogno come l’ossigeno, considerata la mefitica aria faziosa che si respira in Italia paese che non è pacificato nemmeno sul 25 Aprile e la liberazione dal fascismo, figurarsi su misere questioni calcistiche.

Che cosa dire? Santoriello ha suo malgrado indebolito l’inchiesta. E questo nonostante abbia archiviato una denuncia per falso in bilancio nei confronti della Juventus. Poiché non siamo nati ieri, leggiamo la difesa immediatamente approntata nei suoi confronti dall’avvocato bianconero e da La Stampa e Tuttosport come una protezione del vantaggio scacchistico. Una mossa da Prima Repubblica. Da antica scuola politica. L’inchiesta adesso è un’anatra zoppa. E non possiamo non ricordare che il meno 15 inflitto dalla giustizia sportivo è basato unicamente sul lavoro dei pm di Torino (tra cui Santoriello).

Il punto che a noi interessa, perché siamo cittadini, giornalisti e appassionati di calcio e sport molto prima che tifosi (anche perché rivendicare il ruolo di tifoso vuol dire rivendicare la propria deficienza cognitiva e francamente non ci teniamo), è che comunque vada a finire questa vicenda, qualsiasi risultato sarà più opaco di quel che questa vicenda avrebbe meritato. E l’opacità non farà altro che protrarre lo stato comatoso in cui versa il calcio italiano. Con le Procure (italiane e cinesi) che ormai si occupano stabilmente delle società che mediaticamente in Italia vengono ancora considerate grandi.

Non ci è certo sfuggita la celerità con cui il ministro dello Sport Abodi (ogni illusione di lui adesso è del tutto svanita) ha commentato sui social il video del pm Santoriello. Non ha rilasciato dichiarazioni, non ha chiesto – almeno non ufficialmente – incontri istituzionali col Guardasigilli. No, ha scritto un tweet. Che segue la litania istituzionale che va avanti da giorni in nome del “così fan tutti”. A noi pare il classico comportamento di chi è consapevole che le fondamenta non reggerebbero. Che verrebbe giù tutto il palazzo (ci perdoneranno le vittime del terremoto in Turchia per questo paragone). Palazzo calcistico oggi guidato Gravina pochi giorni fa tirato in causa con frasi sibilline dal radiato Luciano Moggi. Gravina che partecipò a riunioni carbonare con Andrea Agnelli sul presente e il futuro del calcio italiano. Calcio italiano, ricordiamolo, che da anni accetta supinamente che la Juve giochi in uno stadio dove c’è scritto a caratteri cubitali che rifiuta le decisioni della giustizia.

Quella di Santoriello sarà certamente stata una battuta. Lui è certamente un magistrato inappuntabile (arrivano da più parti testimonianze che vanno in questa direzione). Ha persino su De Laurentiis idee simili alle nostre. Ma alla fine non ci ha aiutati come avrebbe potuto, ad avere domani un calcio migliore. Che è l’unico aspetto di questa vicenda che ci interessava e ci interessa.

Per il resto, ci rendiamo conto che dovremmo parlare del ruolo della magistratura in questo Paese dal 1992 in poi. Ma arriveremmo a Berlusconi, ai film su di lui. È meglio che restiamo a Santoriello e al tamburello di faziosità che ci toccherà.

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