«I Friedkin sono coinvolti nel disegno dello stadio. L’agenzia internazionale alla quale ci stiamo affidando è Populus, la stessa che ha fatto quello del Tottenham».

Il Ceo della Roma, Pietro Berardi, dopo l’annuncio del Sindaco Gualtieri della votazione da parte della Giunta della delibera sul pubblico interesse del nuovo stadio della Roma a Pietralata, è intervenuto per parlare della vicenda. Queste le parole del Ceo della Roma Berardi:
«È una giornata importante. I Friedkin credono molto in questo progetto per rilanciare squadra e città di Roma. Il nostro obiettivo è avere entro la fine del 2023 il progetto definitivo, nel 2024 avviare i lavori ed essere pronti nel 2027. E’ una deadline sfidante, ma la nostra è una lucida follia».
Poi sui passi già conclusi per la realizzazione dello stadio:
«In Italia non è molto comune rispettare le date. Tutta la documentazione è stata presentata il 3 ottobre, l’analisi si è chiusa il 10 gennaio e ora siamo qui per la delibera di pubblico interesse. Rispettare le date dimostra a tutti quanto siamo convinti di questo progetto».
Berardi ammette di aver sentito Gravina sulla questione Euro 2032,dove l’Italia è candidata per ospitare la competizione:
«Ho parlato oggi con Gravina in chiave Euro 2032 e lo stadio della Roma è importante in questo progetto. Ho parlato con il presidente della Figc e il ministro Abodi, ho detto loro che il mio sogno sarebbe quello di vedere uno dei nostri ragazzi delle giovanili fare il loro esordio nell’anno del centenario nel nuovo stadio».
Berardi spiega chi è stato coinvolto nel disegno dello stadio e chiarisce che non ci sono investitori esterni:
«Dan e Ryan Friedkin sono coinvolti nel disegno dello stadio. Sta procedendo, ma non è ancora finito. C’è molta meticolosità e una volta finito. L’agenzia internazionale alla quale ci stiamo affidando è Populus, la stessa che ha fatto quello del Tottenham al Londra. Al momento attuale la famiglia Friedkin vuole essere l’unica proprietaria del progetto».