Al CorMez: «La battuta con Amadeus? Mi è uscita così. Lui ha provato a sfottermi con la vittoria dell’Inter, che dovevo fare? Ho solo messo le cose a posto».

Il Corriere del Mezzogiorno intervista il piccolo Mario Di Leva, l’attore di 10 anni che nella seconda serata del Festival di Sanremo ha sfottuto l’interista Amadeus regalandogli la maglietta del Napoli e chiedendogli: «Fa freddo a meno 13?» con ovvio riferimento al distacco in classifica tra il Napoli e l’Inter. Racconta che dopo quella sera, lo ha chiamato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis.
«Mi ha appena telefonato Aurelio De Laurentiis. Non ci posso credere. Il mio presidente che mi chiama, mi fa i complimenti e mi invita a vedere la partita allo Stadio Maradona domenica prossima! Sono emozionatissimo, mamma mia. E la cosa più incredibile sai qual è? È che anche lui mi sembrava emozionato».
Mario, nato a San Giovanni a Teduccio, è protagonista della fiction in otto puntate «Resta con me», su Rai 1, dal prossimo 19 febbraio, al fianco di Francesco Arca.
Mario, la battuta ad Amadeus ti è venuta dal cuore o era un po’ preparata?
«Macché preparata, mi è uscita così come l’avete sentita. Amadeus ha provato a sfottermi con la vittoria dell’Inter allora scusa che dovevo fare? Ho solo messo le cose a posto».
Gioca a calcio, è terzino.
«Sì, faccio parte della Scuola Calcio Atletico Portici, mi piace molto. Ma se dovessi scegliere tra la recitazione e il campo di calcio non ci sarebbe partita: voglio fare l’attore perché a teatro ci sono nato».
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«Ho dieci anni quanti ne ha il teatro Nest di San Giovanni a Teduccio. Mio padre, insieme con un gruppo di amici e colleghi, lo fondò lo stesso anno della mia nascita. Sono cresciuto tra sipari, poltrone e set proprio grazie a lui, Francesco Di Leva».
A scuola come va? Che classe fai?
«Va bene grazie all’aiuto della preside e dei professori che non hanno ostacolato la mia voglia di recitare. Quando sono sul set, faccio i compiti tra una ripresa e l’altra, con me ho sempre i libri così riesco a non rimanere indietro. Ripeto la lezione e poi giro».
Ti piace la scuola?
«Come tutti i bambini della mia età non è che la amo proprio tanto, è normale. Ma so che è molto importante, so che è un percorso che va fatto con serietà e mi impegno molto».
Materia preferita?
«Storia. Sono molto curioso di scoprire il mio passato».
Mario racconta cosa ha appeso sulle pareti della cameretta.
«Ho una foto mia mentre gioco a calcio e una di Cristiano Ronaldo. Sì, sono un fan, ho pure il suo libro. Ovviamente ho la postazione con la play station e ci gioco volentieri».