Su El Mundo. Una conseguenza della guerra in Ucraina. Il Karsnodar ha perso 8 giocatori, il Rubin Kazan 7. Kvara trionfa a Napoli. Putin in soccorso della Lega russa

Il campionato russo cerca di sopravvivere come può dopo l’esclusione dalle coppe europee in conseguenza dell’invasione dell’Ucraina. La federazione ha provato a rientrare nelle competizioni minacciando la Uefa di passare alla federazione asiatica, ma senza alcun risultato. La guerra ha creato un impoverimento della Priemer Liga, tanto da svuotare intere squadre. El Mundo fa il punto della situazione.
“Karsnodar ha perso otto giocatori. Il Rubin Kazan sette. E siccome il campionato non si è fermato, come quello ucraino, è finito in discesa. Alla maggior parte delle squadre è rimasto quel tanto che basta per competere. Star come il georgiano Kvaratskhelia trionfano ora a Napoli. Alcuni calciatori russi hanno cambiato nazionalità a causa di ciò che potrebbe accadere. Sazonov, della Dinamo Mosca, è diventato georgiano. Spertsyan, di Krasnodar, armeno”.
La difficile condizione del campionato non ha però spaventato altri giocatori che hanno scelto comunque di approdarci, come l’ex Inter Keita Balde. Il governo per dare lustro al suo campionato, come spiega El Mundo, ha aperto le porte alla cittadinanza russa alle due stelle che meglio si stanno distinguendo: Quicy Promes dello Spartak Mosca e Malcom e Claudinho dello Zenit.
“La stampa russa è arrivata a ipotizzare che Quincy Promes sarebbe diventato russo per evitare i quattro anni di carcere che deve affrontare nei Paesi Bassi, approfittando del fatto che la giustizia russa proibisce l’estradizione dei suoi cittadini. I brasiliani dello Zenit, Claudinho e l’ex Barça Malcolm hanno appena ricevuto il via libera dal governo di Vladimir Putin per ottenere la nazionalità russa. Il Brasile è il paese che attualmente contribuisce con più stranieri al campionato russo, con 17, sette dei quali allo Zenit, e non è escluso che altri seguano la strada di Malcolm e Claudinho”.
La manovra non servirà ad attirare solamente nuovi giocatori ma anche ad attirare nuovi sponsor. Infatti, con l’invasione dell’Ucraina, i grandi sponsor esteri sono fuggiti. El Mundo continua:
“L’assenza delle squadre russe in Europa ha provocato una fuga di sponsor, mentre una compagnia del gas e una petrolifera sostengono Zenit e Spartak, le Ferrovie Russe sostengono la Lokomotiv. In questi giorni Zenit ha annunciato un accordo con la casa automobilistica Lada e con un produttore di farine. Anche se il danno maggiore è causato dall’abbandono della Nike, che ha fatto sì che squadre come lo Spartak dovessero fare a meno della propria squadra in seconda divisione. Al momento molti indossano ancora il kit di questo marchio della scorsa stagione, ma sarà sostituito da Bigser Sport, un produttore di kit con sede in Kirghizistan”.