Atalanta, il dg Marino: «Plusvalenze? L’Atalanta fa sempre le cose con grande lungimiranza»
A Dazn: «Mi spiace non poter parlarne qui, lo faremo nelle sedi opportune. Quel che è fuori dal campo, è sotto gli occhi di tutti»

Db Milano 26/07/2017 - presentazione calendari serie A 2017-2018 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Umberto Marino
Il direttore generale dell’Atalanta Umberto Marino è intervenuto ai microfoni di Dazn prima del big match di Serie A fra Milan e Atalanta.
Poco prima del fischio d’inizio, Marino ha commentato l’importanza della partita in ottica Champions:
«Il campionato è ancora lungo. Abbiamo di fronte un Milan con gli 11 titolari e di fronte a 70.000 persone. C’è tutto per premiare la partita di questa sera».
Marino cerca di placare gli entusiasmi, l’obiettivo rimane la Champions ma la Dea è una squadra “provinciale”.
«L’Atalanta ha una filosofia, ovvero essere noi stessi e valorizzare giovani del vivaio e di altri paesi. Sappiamo di essere una provinciale e vogliamo dar fastidio alle grandi realtà del calcio italiano. Quello che arriverà sarà merito di tutti. Cercheremo di migliorarci: questo è l’obiettivo, che ci ha permesso una piazza come questa».
Infine una battuta sul tema delle plusvalenze. Il direttore generale dell’Atalanta dribbla la domanda sul coinvolgimento del club nell’inchiesta relativa alle plusvalenze della Juventus:
«Mi spiace non poter parlare di questo, non è la sede opportuna. L’Atalanta parlerà dove deve farlo e quello che è fuori dal campo è sotto gli occhi di tutti. Fa le cose sempre con grande lungimiranza».
La Repubblica sull’inchiesta scriveva che la Procura di Torino sta studiando le carte su accordi mai depositati in Lega tra Juventus, Atalanta e Udinese:
“Tra le prove, una scrittura tra Percassi e Paratici del 3 settembre 2020. E gli impegni di riacquisto non federali, secondo gli investigatori, avrebbero riguardato i calciatori Mattiello (per 4 milioni), Muratore, (4 anche lui), Caldara (3,5) e Romero (3 milioni).”