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Ancelotti: «Caso Negreira? Sono convinto che nel mondo del calcio non c’è corruzione»

In conferenza: «Ramos? L’età non conta nel calcio, che siano 17 anni o 35, se sei più bravo degli altri, devi giocare. Rinnovo? Una cosa già fatta, devo solo pensare a vincere le partite»

Ancelotti: «Caso Negreira? Sono convinto che nel mondo del calcio non c’è corruzione»
Mg Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Carlo Ancelotti

Carlo Ancelotti è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby tra Real e Atletico in Liga. Il tecnico ex Napoli ha parlato non solo della partita di domani ma anche dei recenti avvenimenti che hanno colpito il calcio spagnolo. L’allenatore di Reggiolo inizia dal derby:

«Vedo la squadra in buona forma. Abbiamo lasciato la partita di Champions League con buone sensazioni e buone dinamiche. Sarà una partita speciale, contro una squadra che è in un buon momento. L’Atletico viene per lottare e provare a vincere».

Ancelotti sulla questione anagrafica dei giocatori, chiaro riferimento all’addio di Sergio Ramos dalla Nazionale

«Se un giocatore si adegua, l’età non conta. Avere 17 anni non ti obbliga a giocare se non lo meriti… beh, lo stesso con 35, 36 o 37. Bisogna valutare giorno per giorno. A volte si parla di non usare il settore giovanile, perché ho messo un portiere di 17 anni, Buffon. E l’ho fatto perché era molto bravo, migliore di altri. Beh, lo stesso, sì, a 40 anni, quando puoi ancora vincere la Champions League, come Maldini a 39 anni, che si allenava una volta alla settimana. Ma giocava perché era più bravo degli altri. E se sei più bravo degli altri, devi giocare».

Sul caso Negreira

«Non c’è corruzione né qui né in Europa. Gli arbitri falliscono ovunque e se falliscono devi solo accettarlo. A volte mi arrabbio, ma sono super convinto che in questo momento non ci sia corruzione nel mondo del calcio».

Ancelotti su Simeone:

«Mi piacerebbe passare del tempo con lui, perché ama il calcio tanto quanto me. Non credo che abbia nulla da imparare da me, onestamente, ma mi piacerebbe lavorare con lui. Vorrei sapere ad esempio come si sta preparando per la partita di domani. Dopo aver giocato potremmo dirci come l’abbiamo preparata. Mi piace come persona, è molto onesto quando analizza le partite. Non dimentichiamo che gran parte del suo recente successo è dovuto al fatto che è riuscito a infondere un’identità, una mentalità nella squadra, questo è stato un successo».

Sulla permanenza al Real Madrid:

«Non devo rinnovare, è una cosa che è stata fatta. Sono tranquillo. L’unica cosa che devo fare è vincere le partite».

 

 

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