Marca fa la conta di tutti gli infortuni di Nadal: una via crucis lunga 20 anni
Nella lista c'è di tutto: spalla, scafoide, tendini, gluteo, quadricipiti, artrite traumatica, ecc... Ora dovrà stare fermo due mesi per una lesione muscolare di secondo grado

Torino 20/11/2022 - tennis Atp / foto Imago/Image Sport nella foto: Rafael Nadal ONLY ITALY
La notizia non è che Nadal s’è fatto male di nuovo. Né quanto s’è fatto male e quando tornerà (lesione di secondo grado al muscolo ileopsoas, due mesi di stop). E nemmeno che non si sia ritirato, perché lui non si ritira per principio. E’ la somma di tutto questo. E’ l’accumulo di tutti gli infortuni che lo hanno funestato in carriera. Ci sarebbe da scrivere un manuale di fisiologia patologica solo su di lui. Per cui bene ha pensato Marca di farne un riepilogo. Con una bella infografica che meglio di qualsiasi altra cosa trasmette l’inquietante via crucis di Nadal tra vittorie e infortuni.
La leggenda che spiega nel dettaglio acciacchi, entità e date prende un paio di pagine.
Sono undici in tutto: uno diverso dall’altro. Per uno che ha vinto qualsiasi cosa dal 2009 al 2022, è una specie di percorso ad ostacoli.
Solo per restare al recente passato Nadal Rafa si è lesionato l’addome due volte la scorsa stagione, a Wimbledon e prima degli US Open. E aveva appena subito una frattura a una costola a Indian Wells. Senza dimenticare i cronici problemi ai piedi, che lo hanno reso zoppo fino a trovare una cura per ora salvifica dopo l’ultimo Roland Garros. Ma nell’elenco a ritroso c’è un po’ di tutto: spalla, scafoide, tendini, gluteo, quadricipiti, artrite traumatica, la rottura parziale di un tendine rotuleo, eccettera eccetera.
Ora Nadal deve affrontare un ennesimo lungo stop, in una fase delicatissima della sua carriera. Il 5 marzo era programmata un’esibizione a Las Vegas contro Carlos Alcaraz. Tre giorni dopo inizierebbe il primo Masters 1000 americano, Indian Well. Poi ci sarebbe Miami. E poi la stagione sul rosso: Montecarlo, Barcellona, Madrid, Roma e Roland Garros. Parigi è il suo vero grande – forse unico – obiettivo.