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Libero contro Saviano: fa l’ultrà e piange sullo scudetto. Sceneggiata napoletana

Alla Gazzetta aveva dichiarato di aver paura di un complotto del Nord contro il Napoli. “Discorsi da bar”, “che a dirlo sia Saviano è avvilente” 

Libero contro Saviano: fa l’ultrà e piange sullo scudetto. Sceneggiata napoletana
Db Milano 20/07/2017 - inaugurazione Mi.Co. / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Roberto Saviano

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, qualche giorno fa, parlando della possibilità che il Napoli vinca lo scudetto, Roberto Saviano aveva dichiarato:

«Da tifoso: che non ce lo facciano vincere… Che si metta in moto la grande macchina che spinge le squadre del Nord. Seconda paura: come ripartiremo dopo il Mondiale. C’è solo una cosa peggiore degli infortuni: stare fermi. Con l’Inter, gara chiave, scopriremo se siamo quelli di prima».

Oggi Libero scrive di lui. Il titolo del pezzo è eloquente: “sceneggiata napoletana”, “Saviano già piange sullo scudetto”. Lo firma Daniele Dell’Orco, che definisce le parole di Saviano “banalità mascherate da un alone di pseudocultura”.

“Lo scrittore, napoletano e grande tifoso del Napoli, ha parlato della lotta scudetto in serie A, facendo ricorso a tutti gli stereotipi possibili per dare ai partenopei la sensazione di essere in fondo in fondo ancora “uno di loro”: «Cosa temo? Da tifoso: che non ce lo facciano vincere… Che si metta in moto la grande macchina che spinge le squadre del Nord». Il grande complotto anti-meridione ordito dai giganti con le maglie a strisce, insomma. Niente che non possa dire dopo ogni sconfitta del Napoli chiunque in qualunque bar del Vomero. Ma che a dirlo sia Saviano, uno che ha denunciato il marcio “vero” della camorra, è davvero avvilente. Magari avrà voluto strizzare l’occhio ad un popolo che molto spesso lo “incolpa” di aver infangato la città e di averne ritratto solo i lati peggiori a scopo di lucro”.

Libero se la prende anche con la citazione di Maradona inclusa nella stessa intervista alla Gazzetta dello Sport.

“Prima Napoli, poi l’Italia, quindi. Mancava la citazione di qualche numero della Smorfia per chiudere alla grande il cerchio dei cliché”.

Nell’intervista alla Gazzetta Saviano aveva parlato anche delle curve e della droga.

«A parlarne si rischia di apparire cialtroni o mitomani. Impossibile discutere dei soldi riciclati nel calcio dalla criminalità organizzata che pure è importantissimo. Le curve spesso sono hub di narcotraffico evidenti. Non è un caso che diversi noti narcotrafficanti siano capi ultrà. Non c’è mai stata un’inchiesta vera. L’unica quella che stava conducendo il p.m. Narducci a Napoli che portò a Calciopoli, ma fu bloccata, perché non mirava a denunciare brogli, ma voleva dimostrare come il denaro veniva lavato nei club, anche attraverso la cessione di giocatori. Il calcio è inattaccabile».

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