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Il papà di Djokovic in posa con una bandiera di Putin: «Lunga vita ai russi» – VIDEO

Tensione agli Australian Open. L’organizzazione ha ricordato a Djokovic e alla sua famiglia che è vietato promuovere cause politiche

Il papà di Djokovic in posa con una bandiera di Putin: «Lunga vita ai russi» – VIDEO
Serbia's Novak Djokovic takes rest between the games against France's Enzo Couacaud during their men's singles match on day four of the Australian Open tennis tournament in Melbourne on January 19, 2023. (Photo by Martin KEEP / AFP) / -- IMAGE RESTRICTED TO EDITORIAL USE - STRICTLY NO COMMERCIAL USE --

Il papà di Djokovic che si fa immortalare in posa dietro la bandiera russa che raffigura Putin. Il video e la foto sono l’apertura di  tante sezione sportive dei giornali stranieri.

Scrive il Telegraph che gli Australian Open hanno avvertito Novak Djokovic e la sua famiglia di non promuovere cause politiche. E lo hanno fatto dopo aver visto il signor Srdjan Djokovic in video in posa con manifestanti pro-Putin al Melbourne Park.

Il torneo è stato interrotto mercoledì sera da manifestanti filo-russi che hanno cantato “Russia, Serbia, Russia, Serbia” e hanno alzato una bandiera con il volto di Putin.

Un video pubblicato su YouTube mostra Srdjan con il capobanda del gruppo sui gradini della Rod Laver Arena, poco dopo che suo figlio Novak aveva sconfitto il russo Andrey Rublev.

Quest’uomo, che indossa una maglietta decorata con l’emblema “Z” pro-guerra, introduce il video parlando nella telecamera e dicendo ” Fratello Alexander Zalostanov, ti mandiamo i nostri saluti da Melbourne in Australia ai nostri fratelli a Mosca.”

Srdjan dice poi quello che sembra essere “živjeli Russiyani “-una frase serbo-croata che si traduce in”Lunga vita ai russi”.

Alexander Zalostanov è il presidente dei Lupi della Notte – una gang di motociclisti con sede a Mosca, descritti come “gli angeli di Putin”. Nel video invia saluti ai “nostri fratelli in Donbas e Luhansk“, e alla Brigata Internazionale” Pyatnashka” – una milizia internazionale che combatte per conto dei russi e ha tra le proprie file un discreto numero di serbi.

Il papà di Djokovic

L’organizzazione ha dichiarato:

“Un piccolo gruppo di persone ha esposto bandiere e simboli inappropriati e ha minacciato le guardie di sicurezza al termine di un match e sono stati allontanati.

“Ai giocatori e ai loro team è stata ricordata la policy del torneo per quanto riguarda bandiere e simboli, e di evitare qualsiasi situazione che possa arrecare disturbo. Continuiamo a lavorare a stretto contatto con la sicurezza degli eventi e le forze dell’ordine.”

Il video del padre di Djokovic è stato pubblicato sul canale YouTube di Simeon Boikov, un attivista filo-russo ricercato dalla polizia australiana dopo aver presumibilmente aggredito un uomo di 76 anni in una manifestazione per l’Ucraina a Sydney.

L’ambasciatore ucraino in Australia, Vasyl Myroshnychenko, ha condannato le scene di mercoledì sera.

 

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