I genitori delle Farfalle in difesa della Maccarani: «Il suo esonero sarebbe una catastrofe»
La lettera a Coni e Federginnastica: «Nessun abuso a Desio, magari in altri contesti locali. Il clamore non permette alle nostre figlie di concentrarsi su Parigi 2024»

Gc Milano 17/04/2012 - conferenza stampa Sky 'Meno 100 giorni alle Olimpiadi' / foto Giuseppe Celeste/Image Sport nella foto: Emanuela Maccarani-Romina Laurito-Andreea Stefanescu-Angelica-Saurayuk-Marta Pagnini-Elisa Santoni
I genitori delle Farfalle in difesa della Maccarani: «Il suo esonero sarebbe una catastrofe»
La Gazzetta dello Sport riporta alcuni stralci della lettera che i genitori delle ginnaste dell’Accademia di Desio hanno inviato al presidente del Coni, Giovanni Malagò, ai vertici della Federginnastica e all’allenatrice Emanuela Maccarani. Una lettera firmata dai genitori di Martina Centofanti, Agnese Duranti, Alessia Maurelli, Daniela Mogurean, Alexandra Naclerio, Serena Ottaviani, Laura Paris, Alessia Russo, Martina Santandrea e Giulia Segatori. Una lettera in difesa della Maccarani.
“Questa lettera vuole essere una richiesta di aiuto e di intervento nei confronti delle Farfalle e di tutta la Nazionale. La situazione è insostenibile, non possiamo più permetterci di sentire il nome “Farfalle” associato a maltrattamenti e vessazioni e di vedere i volti delle nostre figlie macchiati in questo modo ovunque (…)”.
I genitori rivendicano i sacrifici delle figlie, come quelli di tutti gli atleti.
Tutti gli sportivi ad “alto livello” sacrificano molto della loro vita, ma loro giovanissime lasciano casa e famiglia per dedicarsi 6 giorni a settimana, 320 giorni all’anno, a questa loro grande passione (…)”.
Scrivono che lo staff tecnico affianca le ragazze aiutandole nella loro crescita.
“Lo staff tecnico, nessuno escluso, con competenza e abnegazione le affianca ogni giorno, occupandosi non solo della loro crescita tecnica, ma anche di quella personale, rendendo questa loro esperienza una vera scuola di vita, cioè esattamente quello che deve essere innanzitutto lo sport (…)”.
Tutto il clamore mediatico distoglie le ginnaste dal pensiero di Parigi 2024.
Vedere gettati al vento tutti i risultati ottenuti con anni di duro lavoro e sacrifici, distrugge il loro spirito e non permette loro di concentrarsi su quello che dovrebbe essere il principale pensiero: Parigi 2024 (…)”.
E poi c’è il sequestro del cellulare.
“Ulteriore disagio subito da alcune è stato il sequestro del cellulare, che al giorno d’oggi è il mezzo che contiene la loro vita, la loro privacy, dal momento che anche i rapporti più importanti (con i propri cari) devono per forza essere gestiti a distanza (…)
I genitori chiedono al Coni e a Federginnastica di prendere una posizione e tutelare la Nazionale.
Non si chiede di interferire con le indagini della Procura di Monza, che, come è giusto che sia, seguiranno il loro corso, ma di prendere una posizione chiara e precisa da parte di Fgi e Coni a tutela della Nazionale e delle nostre figlie (…).
Negano abusi a Desio. Forse, scrivono, sono successi altrove.
Un altro punto fondamentale è la necessità di differenziare le innumerevoli denunce che non hanno nulla a che vedere con l’Accademia, Emanuela Maccarani, Olga Tishina e le Farfalle, ma riguardano magari faccende accadute a livello societario in ambito locale (…).
Noi siamo pronti a difendere e testimoniare che all’Accademia non avviene nulla di tutto ciò che è stato denunciato, che eventualmente è avvenuto in alcune società, e che le nostre figlie non subiscono vessazioni, né abusi psicologici
o fisici (…).
E parlano del possibile esonero della Maccarani come di una catastrofe.
L’eventuale esonero di Emanuela destabilizzerebbe in modo catastrofico la Nazionale. Le ragazze sono molto legate ad Emanuela non solo come allenatrice ma anche dal punto di vista umano. E così, egregio presidente Tecchi, Le chiediamo di mantenere Emanuela Maccarani nei suoi ruoli.