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Serie A, il governo dà l’ok alla riforma della Legge Melandri: diritti tv per cinque anni  

Lo scrive Milano Finanza. A partire dalla prossima asta, le immagini potrebbero essere assegnate alle emittenti a lungo termine

Serie A, il governo dà l’ok alla riforma della Legge Melandri: diritti tv per cinque anni  
Db Barcellona 12/10/2022 - Champions League / Barcellona-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: telecamera pallone

Il governo nega alla Serie A la rateizzazione degli arretrati fiscali ma concede ai club la riforma della Legge Melandri. Milano Finanza scrive:

“Dopo aver negato la rateizzazione degli arretrati fiscali, il governo concede alla Serie A la riforma della Legge Melandri. Un emendamento al decreto Aiuti Quater, riformulato dall’esecutivo, allunga infatti la durata massima dei contratti di licenza oltre i tre anni attualmente previsti, fissando un nuovo tetto di cinque anni. La modifica andrà approvata dal Senato, ma con l’avallo del governo, il via libera parlamentare è probabile. L’articolo 10 della Legge Melandri prevede oggi che l’assegnazione dei diritti televisivi ai broadcaster non possa superare i tre anni. Così, per esempio, Dazn si è aggiudicata le immagini per il periodo compreso fra la stagione 2021-22 fino alla stagione 2023-24. Il limite è volto a preservare la concorrenza fra gli operatori, evitando abusi di posizione dominante e a vantaggio dei prezzi finali degli abbonamenti per i clienti”.

Milano Finanza aggiunge:

“La riforma della Legge Melandri, è bene precisare, non prolungherebbe l’attuale contratto in essere con Dazn. Il nuovo limite si applicherebbe invece a partire dal prossimo bando che, dopo l’approvazione delle linee-guida da parte dell’Agcom, è atteso a breve. A quel punto i diritti tv potrebbero essere aggiudicati per cinque anni”.

Come detto, il governo ha invece bocciato la rateizzazione dei debiti fiscali. Ieri scrivevamo sul punto:

Stop definitivo per il calcio sul fisco. E’ quello arrivato dal governo, che nella serata di ieri ha depositato il pacchetto di emendamenti riformulati al Dl Aiuti quater in commissione Bilancio del Senato. Compreso quello sul superbonus, ma senza il pacchetto salva-calcio. Lo ha riferito il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani.

L’emendamento proposto prevedeva la rateizzazione delle tasse non pagate da parte delle società sportive ed era stato riformulato accogliendo in parte le indicazioni del governo. Tuttavia, la proposta non è stata inserita nel fascicolo degli emendamenti depositato dall’esecutivo e che verrà sottoposto oggi alla votazione.

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